A commento di un articolo pubblicato sul nostro giornale, in cui i cittadini e i commercianti di via Cattaneo a Nettuno lamentavano il disagio di una strada al buio da settimane, (e che finalmente sono state sistemate) ha detto la sua l’ex Vicesindaco a 5 stelle di Nettuno Daniele Mancini. “Pubblica Illuminazione a Nettuno, è giusto fare luce ai Cittadini”. Esordisce Mancini. “Nel programma amministrativo presentato agli elettori nel 2016 – spiega – era prevista la trasformazione a tecnologia led (o altra ancora più avanzata, ecosostenibile e economica) di tutta la piattaforma della pubblica illuminazione stradale e non solo. Ci siamo subito attivati, come per ogni obiettivo programmatico. La rete è risultata vecchia ed antieconomica, inefficiente, inadeguata e a volte anche pericolosa. L’ Assessorato Ambiente e quello ai Lavori pubblici hanno immediatamente attivato studi, analisi e progetti per trovare soluzioni al problema che investiva anche la sicurezza stradale.
Nel 2016 non fu possibile intervenire con la stipula della convenzione Consip per la gestione e ristrutturazione della piattaforma per mancanza di risorse economiche e per la mancanza di volontà di qualche consigliere di maggioranza esperto del settore.
Nel 2017 creammo le condizioni favorevoli perché Nettuno potesse avere finalmente, come molte città del Lazio, una nuova piattaforma della pubblica illuminazione con tecnologia avanzata allo stesso costo sostenuto per il pagamento della bolletta comunale, quindi enormi vantaggi:
– Nuova rete a led
– Bolletta bloccata per 9 anni
– Gestione e responsabilità in carico al concessionario
– Pronto intervento h24
– Cambio cavi, quadri, pali e corpi illuminanti
In sostanza la “Engie Suez” concessionaria Consip avrebbe ristrutturato, gestito ed ampliato tutta la rete dell’illuminazione stradale del Comune, non solo per 9 anni ne assumeva la responsabilità civile e ogni onere di gestione senza alcun maggiore esborso dalle casse comunali e quindi per i cittadini.
Facemmo diversi incontri sulla questione, purtroppo dopo mesi di valutazioni e dubbi vari alcuni consiglieri di maggioranza della commissione Ambiente, nonostante assessori e sindaco, si opposero all’adesione alla convenzione.
Dopo 24 ore dalle nostre dimissioni, qualcuno in merito a quelle tipologie di materiali verbalizzò e sottoscrisse preventivi portati da un consigliere, uno di quelli che furono sempre contrari al cambiamento strutturale della rete che in un solo anno avrebbe trasformato tutta NETTUNO a led. Per i dati tecnici e i dettagli ci aggiorniamo ad altro post. Ad maiora”.