Due uomini, uno di Roma e uno di Nettuno, sono partiti dall’elisuperficie Crazy Fly poco prima delle otto. Il piccolo aereo su cui stavano viaggiando, subito dopo il decollo ha subito un’avaria ed ha cominciato a perdere quota. Nella discesa a bassa quota una delle ali del velivolo ha toccato i fili dell’alta tensione, tranciandoli di netto. Il cittadino romano alla guida del velivolo ha quindi intravisto nella discesa, una strada libera ed ha deciso di tentare una manovra di atterraggio. Non appena il velivolo ha toccato terra, sul manto sconnesso, ha preso fuoco. I due piloti, sotto choc, sono scesi di corsa dai portelli e in un secondo le fiamme hanno avvolto l’areo carbonizzandolo. Ad accorgersi della situazione i tanti residenti della zona, che prima hanno visto l’aereo volare basso, poi hanno sentito lo schianto dei fili tranciati e il botto dell’atterraggio. Subito hanno chiamato il 112 fornendo indicazioni precise sul luogo dell’incidente. Nell’immediatezza sono arrivati i Carabinieri, che hanno la titolarità dell’indagine, e sono chiamati a chiarire le cause dell’incidente, quindi i Vigili del fuoco e le volanti del Commissariato. Sul posto anche due ambulanze e l’eliambulanza, chiamata ancora prima che si capisse in che condizioni erano i piloti, nel tentato di un salvataggio estremo. Fortunatamente non è stato necessario neanche farla atterrare. I primi a soccorrere i due piloti sono stati proprio i residenti, entrambi, per verificare le loro condizioni sono stati portati in pronto soccorso per il forte choc subito, ma le loro condizioni sono buone. Sul posto, infine, i tecnici dell’Enel che stanno ripristinando i cavi dell’alta tensione.