Sono 9 gli arresti dei carabinieri nell’ambito di un’inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto di Roma Paolo Ielo su un’associazione a delinquere finalizzata alla commissione di condotte corruttive e di una serie di reati contro la Pubblica amministrazione nell’ambito delle procedure connesse alla realizzazione del nuovo stadio della Roma.Tra gli arrestati nomi eccellenti dell’imprenditoria e della politica, Luca Parnasi, proprietario della società Eurnova che sta realizzando il progetto dello Stadio, e cinque suoi collboratori mentre ai domiciliari ci sono Luca Lanzalone presidente Acea espressione di vertice dei 5 stelle, Adriano Palozzidi Forza Italia, l’ex assessore regionale all’Urbanistica Michele Civita, Pd. Indagati il capogruppo del Movimento 5 Stelle in Campidoglio, Paolo Ferrara, Davide Bordoni, capogruppo di Forza Italia al Campidoglio ed ex presidente del municipio X e Mauro Vaglio, presidente dell’ordine degli avvocati di Roma e candidato (ma non eletto) per il M5S alle scorse elezioni politiche al Senato.
Un’inchiesta pesante che, anche a livello locale, è stata trattata dai delegati politici locali, soprattutto grillini, per la prima volta alle prese con un coinvolgimento di questo genere. Il candidato a Sindaco e neo consigliere comunale a 5 stelle di Anzio Rita Pollastrini commenta con un articolo di Palozzi che solo ieri si congratulava con il Sindaco di Anzio per l’elezione al primo turno “Oggi in carcere accusato di corruzione. Tempistiche” chiosa la Pollastrini che non fa cenno ai coinvolti a stelle nell’indagine. Anche Maria Teresa Russo, eletta in assise ad Anzio dice la sua sulla vicenda. “Terremoto giudiziario in Regione” commenta. A chi gli fa notare il coinvolgimento dei grillini replica che i politici di Pd e FI sono figure apicali, quelli dei 5 stelle no. Caustico anche Alessio Guain terzo delegato eletto in consiglio per i grillini. “Si comincia a dare una ripulita” scrive pubblicando un articolo relativo agli arresti. “Peccato per i due indagati grillini” commenta un utente. Sulla vicenda, che solo nel tardo pomeriggio ha visto emergere in maniera chiara il coinvolgimento di alcuni esponenti a 5 stelle, ha detto la sua anche l’ex Vicesindaco di Nettuno Daniele Mancini. “Stadio Roma e connessi. Leggo varie dichiarazioni da ogni parte politica, entusiasmi, rilanci, commenti. La maturità politica in questi casi vorrebbe silenzio e prudenza fin quando si ha un quadro chiaro ed oggettivo della situazione, delle vicende, delle implicazioni, tangenti o collaterali a parsone e partiti o movimenti. Fin quando non si leggono gli atti. È soltanto senso delle istituzioni e dello Stato Comunità – spiega Mancini – comprensione del proprio ruolo e della propria responsabilità ‘politica’: rispetto delle migliaia e milioni di cittadini che hanno lavorato, sacrificato, creduto. La responsabilità ‘politica’ fa parte anzi è parte dell’agire politico. Oltre le indagini oltre i processi oltre gli indagati oltre la responsabilità penale che come sancisce la Costituzione non può che essere personale. Un partito o movimento che non ha o fa finta di non avere responsabilità politica diretta o indiretta di scelte nel proprio agire politico, per assenza formale simulata o vera di una struttura organizzativa seppur orizzontale, è destinato a pagarne il prezzo nelle urne. Così è accaduto, così accadrà”.
In modi molto diversi i delegati locali del Movimento a 5 stelle, con minore esperienze di governo a livello comunale e nazionale, iniziano a fare i conti con una delle prime indagini importanti che vedono coinvolti anche i loro delegati. Le figure dei partiti tradizionali coinvolti nell’inchiesta erano certamente più rilevanti di quelle grilline, ma sembra chiaro che nessuno è immune, una volta al potere, dai fenomeni corruttivi.