Nome e cognome
Luca Brignone
Titolo di studio
Laurea Magistrale in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio, con specializzazione in Gestione Sostenibile del Territorio e delle Risorse
Età e professione
28, Dottorando di Ricerca in Urbanistica presso il Dipartimento Ingegneria Civile Edile Ambientale della Sapienza di Roma.
Esperienza politica
Iscritto in SEL Anzio dal 2013, poi diventata Sinistra Italiana Anzio – Nettuno, di cui ne sono stato segretario dal 2017 al 2018; portavoce Comitato Biblioteca Villa Adele; responsabile comunicazione del Comitato per la tutela del verde della Vignarola; collaboratore Comitato Anzio no Biogas; organizzatore e moderatore convegno “Infiltrazioni mafiose e corruzione nel litorale romano – una risposta politica”
Passioni personali
Musica, Politica, Cinema, Letteratura, Surf
Un sogno per Anzio
Vederla finalmente libera dalla gabbia di interessi e condizionamenti in cui è intrappolata e in grado di esprimere pienamente tutte le sue enormi potenzialità: ambiente, cultura e legalità al centro di tutto
Dieci domande ai candidati a Sindaco di Anzio:
1) Quali sono le tre priorità assolute per la città di Anzio a cui porre rimedio dal primo minuto?
-Ripristinare la l’etica della pubblica amministrazione attraverso un ricambio totale della classe politica e utilizzando strumenti specifici che abbiamo inserito nel programma grazie al supporto delle associazioni e degli esperti antimafia;
-servizio rifiuti, rendendolo pubblico, passando alla gestione diretta e riprogettandolo in funzione delle esigenze di una città turistica come la nostra;
-manutenzione stradale, con interventi urgenti prima e ripristinando una gestione ordinaria efficiente nel tempo.
2) Su cosa è necessario investire per dare un’opportunità di lavoro e crescita alle nuove generazioni?
Cultura, turismo, formazione, ricerca, archeologica, storia, risorse ambientali. Abbiamo intenzione di creare uno sportello dedicato per facilitare l’accesso ai finanziamenti regionali nell’ambito della strategia europea “Europa 2020” a favore dell’imprenditoria giovanile e femminile; utilizzare forme di finanziamenti a fondo perduto e prestiti d’onore, con supporto giuridico e amministrativo per l’avvio di iniziative imprenditoriali per lo sviluppo locale; promuovere iniziative di coordinamento scuola – categorie dell’imprenditoria e creare supporti per la partecipazione a bandi europei sulle politiche giovanili come l’Erasmus+.
3) In attesa del bando del nuovo Porto di Anzio cosa pensa del progetto e che idea di sviluppo ha in mente per la città?
Il progetto elaborato oltre 15 anni fa è irrealizzabile e questo è ormai un dato oggettivo. Peraltro è incompatibile con la città ed è insostenibile da ogni punto di vista. Va cambiato, riprogettando il Porto nel suo bacino attuale, riqualificandolo, mettendolo in sicurezza, risolvendo il problema della cantieristica e dell’insabbiamento.
La città di Anzio deve svilupparsi in funzione dei suoi abitanti e delle risorse che ha: cultura, turismo sostenibile e tutto l’anno, valorizzazione patrimonio archeologico e naturalistico, gastronomia. Va poi “sviluppata” nelle sue periferie, non nel verso dell’aumento di edificazione, ma nel senso della dotazione di servizi e infrastrutture, realizzando delle centralità in ogni quartiere, cioè una autonomia di servizi e funzionalità. Abbiamo intenzione di farlo a partire dall’istituzione di un assessorato alle periferie.
4) Il problema dei rifiuti è diventato centrale nel comune di Anzio, come intende intervenire per far sì che non si ripresenti specialmente nel periodo estivo?
Bisogna passare ad una gestione pubblica e diretta del servizio e soprattutto va riprogettato, aggiungendo al porta a porta delle mini isole ecologiche sparse in tutti i quartieri. In particolare, sia i turisti che chi ha la seconda casa da noi, non hanno modo di usufruire ad oggi del servizio porta a porta. Va risolto poi il problema degli sfalci e delle potature con un servizio apposito.
Una nota a sé stante va fatta a proposito degli impianti biogas e stoccaggio dei rifiuti previsti nel nostro territorio: visto il modo in cui si stanno autorizzando, bisogna ricorrere ad ogni strumento utile per fermarli: principio di precauzione, modifica regolamento di igiene e sanità, ma soprattutto, il Comune di Anzio deve farsi promotore insieme ad altri Comuni di un’iniziativa nei confronti della Regione Lazio per pretendere un Piano Regionale e una moratoria su tutti gli impianti in assenza di questo.
5) Mare eccellente, presenze in crescita, come si può sostenere il turismo che sembra la più grande risorsa cittadina?
Bisogna aumentare la qualità della vita partendo dai servizi, per residenti e turisti! Rifiuti, manutenzione stradale, dei marciapiedi, piste ciclabili, trasporto pubblico, maggiore accessibilità gli arenili. Poi è urgente intervenire per la salvaguardia delle risorse archeologiche: villa imperiale, porto neroniano, teatro romano, vallo latino-volsco, Tor caldara, necropoli di cavallo morto, colle rotondo, torre di sant’anastasio e vanno valorizzati con itinerari storico-turistici. Anche eventi sportivi e culturali sono fondamentali, penso al festival musicale sonic waft che veniva organizzato fino a pochi anni fa da volontari, ai contest di surf (anche invernali!), alle innumerevoli proposte avanzate dai commercianti in questo senso ecc.
6) I cittadini sono sempre più presenti nella creazione dei programmi, quale l’emergenza più segnalata?
Senza dubbio la questione rifiuti e degrado, quella della mancata manutenzione stradale e quella della sicurezza nei quartieri periferici abbandonati dalle istituzioni, ma anche la questione dell’edilizia scolastica e l’assenza di spazi per le associazioni culturali e non solo.
7) Qual è il problema più grande in eredità dalla precedente Amministrazione?
L’elenco è lungo, dalla questione rifiuti alla manutenzione delle strade, ma a mio parere sono tutte, o quasi, riconducibili all’assenza di ordinaria legalità e rispetto delle regole basilari, che apre a fenomeni corruttivi e a possibili infiltrazioni della criminalità organizzata nelle istituzioni cittadine. C’è poi un problema di bilancio, gonfiato da crediti che non sappiamo se essere esigibili o meno e di opere incompiute e contenziosi che sarà compito della nuova amministrazione risolvere (penso alla questione porto e ormeggiatori). Infine, la cementificazione prodotta dal piano regolatore targato De Angelis ha compromesso irreversibilmente enormi parti di territorio e porre rimedio sarà un lavoro lunghissimo e faticoso che non possiamo più permetterci di rimandare.
8) Quale avversario ritiene sia il più temibile?
In termini elettorali temo tutti e nessuno: a differenza di altri non credo sia corretto identificare dei favoriti. Per il futuro di Anzio temo tutti quelli che hanno già amministrato negli ultimi anni (e decenni). I danni prodotti sono stati troppi e urge ricominciare con un nuovo modello di amministrazione.
9) Perché pensa di essere la persona giusta per guidare il Comune di Anzio?
Ritengo di essere senza dubbio la persona con la formazione migliore e più adatta per amministrare Anzio. Sono, poi, il più giovane tra i candidati e quindi quello che più degli altri è interessato al futuro. La mia storia politica parla chiaro: non sono stato mai compromesso in nessun modo e sono sempre stato coerente con le posizioni che ho preso e le scelte che ho fatto. Sfido chiunque a dire il contrario.
10) Perché i cittadini dovrebbero votare proprio Lei?
Oltre a quello che ho già detto, aggiungo che rappresento un progetto politico nuovo, serio, pulito e coerente, fatto di giovani competenti e persone di grande esperienza e coerenza che ci aiuteranno a percorrere la strada giusta. Siamo noi l’Alternativa per Anzio.