Home Politica Scioglimento del consiglio di Nettuno, il Ricorso al Tar per ora è...

Scioglimento del consiglio di Nettuno, il Ricorso al Tar per ora è solo ‘annunciato’

Contrariamente a quanto annunciato in questi giorni da diverse testate locali non è ancora  stato presentato nessun ricorso al Tar del Lazio dall'ex Sindaco di Nettuno Angelo Casto, sfiduciato da quattro consiglieri a 5 stelle e da 9 consiglieri di opposizione

Il Comune di Nettuno

Contrariamente a quanto annunciato in questi giorni da diverse testate locali non è ancora  stato presentato nessun ricorso al Tar del Lazio dall’ex Sindaco di Nettuno Angelo Casto, sfiduciato da quattro consiglieri a 5 stelle e da nove consiglieri di opposizione che hanno posto fine all’Amministrazione grillina. Il ricorso contro lo scioglimento del consiglio comunale di Nettuno è stato più volte annunciato dall’ex Sindaco e dai consiglieri, ma di fatto, al momento, non risulta essere stato protocollato in Tribunale né in altre sedi. Il Comune di Nettuno non ha ricevuto notifiche e neanche le controparti sono state informate dell’avvenuto ricorso. Infine presso la sede del Tar, al momento, non risulta alcun documento sulla vicenda. Lo stesso ex Sindaco, interpellato sui fatti, è rimasto in silenzio e nessuna copia del documento è stata visionata neanche da chi ha diffuso la notizia dell’avvenuto ricorso.

L’ex Sindaco e i consiglieri 5 stelle hanno tempo fino al prossimo 21 giugno per presentare  davvero l’annunciato ricorso. Infatti, mentre la sfiduciata è arrivata il 3 maggio scorso, il decreto di scioglimento dell’assise a firma del presidente della Repubblica è datato 21 maggio. Da questa data decorre il termine di 30 giorni per fare opposizione. C’è attesa per la pubblicazione del documento con cui l’ex Sindaco e i consiglieri intendono contestare le dimissioni e l’atto di scioglimento della Prettura. Con la pubblicazione sarà chiara sia la data dell’effettivo protocollo del documento, sia le contestazioni mosse da Casto e dai dieci consiglieri rispetto al dato politico, incontrovertibile, della sfiducia della maggioranza dell’assise.