L’ex consigliere comunale di Anzio Donatello Campa, coinvolto nell’indagine della Guardia di Finanza Evergreen, dopo la condanna a 4 anni e sei mesi con il rito abbreviato, dice la sua sulla situazione giudiziaria ancora pendente.
“Ci tengo a precisare – ha spiegato Campa in una conferenza stampa convocata insieme al suo avvocato difensore Salvatore Di Marco – che la mia condanna non è frutto né di un patteggiamento né di un’ammissione di colpa. Abbiamo scelto il rito abbreviato, che prevede lo scontro di un terzo della pena, nella ferma consapevolezza della mia innocenza”. “Entrando nel merito delle contestazioni – ha spiegato l’avvocato – Campa è stato ritenuto responsabile del reato di corruzione, insieme ad altre persone, per la somma di 4492 euro. Questa l’unica contestazione mossa. Non possiamo ad oggi commentare la sentenza di primo grado – spiega ancora l’Avvocato – poiché non sono state pubblicate le motivazioni, ma il giudice ha stabilito senza che venisse richiesto, di affievolire le esigenze cautelari (tre giorni a settimana Campa doveva restare a casa) imponendo solo l’obbligo di firma”. Infine l’ex consigliere Campa annuncia l’intenzione di ricorrere in appello per dimostrare la propria innocenza. “Donatello Campa – ha poi concluso l’avvocato – ad oggi non può considerarsi definitivamente colpevole dei fatti contestati poiché oltre ad esistere il principio di presunzione di innocenza fino al passaggio in giudicato delle sentenze, esistono ulteriori due gradi di giudizio che consentono di poter dimostrare la propria innocenza”.