Lettere di fuoco, nelle scorse settimane, tra l’Amministratore unico della Poseidon, Gaetano Cosenza, il Revisore dei conti, Giuseppe Aquino e i consulenti, attualmente ex, della società partecipata che erano stati scelti dal Commissario prefettizio Moscarella e confermati sotto la gestione a 5 stelle.
La corrispondenza inizia subito dopo l’insediamento di Cosenza che, molti lamentano, a Nettuno si è visto davvero poco. Un incontro con il personale, un incontro con i sindacati, mentre altri ancora aspettano e, nonostante diversi problemi, un passivo da recuperare, la continua perdita di servizi (e incassi), nessun confronto con i dipendenti e un’attesa troppo lunga per i disciplinari che dovrebbero organizzare il lavoro del personale.
Il 19 febbraio, per tempo, i consulenti fanno presente via mail all’Amministratore Cosenza di essere in scadenza e chiedono un confronto. Il 2 marzo, per tutta risposta, ricevono insieme ad altri un ‘Invito a partecipare’ al bando per l’assegnazione dell’incarico in corso e a presentare un preventivo entro il 9 marzo. In un passaggio di questo bando si legge testualmente “L’incarico conferito, le prestazioni necessarie al suo assolvimento, il suo grado di complessità, nonché tutte le informazioni utili circa gli oneri ipotizzabili fino alla sua conclusione, dovranno essere indicate sulla base degli elementi raccolti nel corso di un colloqui preliminare con la scrivente società, nella persona del suo legale rappresentante”. Un passaggio che è sembra rendere necessario un confronto diretto, per mettere sul tavolo le richieste precise della partecipata, a chi è stato invitato a partecipare al bando stesso e per permettere a chi aspira al ruolo di presentare un’offerta congrua rispetto al reale impegno richiesto.
Il 5 marzo ancora una mail. I consulenti si rendono disponibili all’incontro preliminare. L’incontro, da consulenti in essere, non era mai stato concesso dall’amministratore unico in altre faccende affaccendato. Non ricevendo alcun riscontro, ad alcuna nota inviata, i consulenti il 9 marzo inviano una ‘Proposta commerciale con riserva’, legata all’indeterminatezza dei servizi richiesti, a seconda dei quali l’offerta economica può variare. Quindi il vuoto. Nessuna risposta alle comunicazioni precedenti, nessuna risposta rispetto al bando, nessuna comunicazione sull’interruzione del rapporto di lavoro. Nessuna indicazione su eventuali nuove nomine.
Il 9 maggio i consulenti scrivono una mail all’Amministratore unico e, per conoscenza, al Commissario prefettizio Bruno Strati, al Dirigente dell’Area economica addetto al controllo analogo Luigi D’Aprano e al Revisore dei conti Aquino. Nella missiva si ripercorre quanto a accaduto, a partire della mancata comunicazione, che ha creato una serie di problemi e contestazioni. Una mail in cui si sottolinea un comportamento non corretto da parte dell’Amministratore unico nel trattare l’avvicendamento.
Il 13 maggio arriva una risposta ai consulenti che ancora attendono notizie sull’eventuale assegnazione del bando. A rispondere, a sorpresa, non è l’Amministratore unico cui sono indirizzate tutte le comunicazioni, ma il Revisore dei conti Giuseppe Aquino.
Aquino replica punto per punto alle contestazioni, in cui si sente chiamato in causa in qualità di organo di controllo, e conclude la replica annunciando la possibilità di difendere la propria onorabilità nelle sedi competenti.
Il 16 maggio anche il Presidente Cosenza entra nel ruolo e replica pure lui ai consulenti. I toni sono duri, si invitano i consulenti a non pregiudicare la partecipata, a consegnare i documenti, scordando la cortesia, che probabilmente sarebbe stata utile qualche mese prima, si chiude il rapporto bruscamente. Anche qui, a sorpresa, sotto la firma dell’Amministratore Cosenza spunta quella di Aquino che, nel suo ruolo di Revisore dei conti, sembra presente come mai nessuno prima di lui, nella gestione della società (dagli incontri sindacali alle decisioni gestionali, fino ai controlli sul campo).
Chi sia subentrato agli ex consulenti, al momento, non è dato saperlo. La società non ha un proprio sito, e sul sito della Trasparenza del comune di Nettuno non c’è né il bando né la sua assegnazione. Ma si sa Nettuno è una città piccola e sapere chi è al lavoro per la partecipata non è impossibile. A quanto pare a sostituire gli ex consulenti sono stati Massimo Colletti e Andrea Puletti entrambi commercialisti dello Studio Tributario e Legale Dottori Commercialisti & Avvocati che hanno contribuito a fondare. Entrambi erano in corsa per il ruolo di Amministratore unico della Poseidon, insieme a Cosenza. La notizia resta da confermare ma è invece certo che Colletti e Puletti non sono estranei per l’Amministratore unico Cosenza e neanche per Aquino. Oltre a condividere la corsa alla Poseidon hanno diviso la stessa lista “Professione Libera” alle elezioni dell’Ordine dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili di Roma. Cosenza e Aquino sono entrambi Revisori dei conti alla Marina di Nettuno, con il Presidente Ugo Nuzzi, anche lui, a ben guardare, nella lista “Professione Libera”. Sicuramente una coincidenza che tutti si conoscano e che siano stati chiamati, per un incarico fiduciario, per cui non era necessaria la lettera di invito comunque inviata. Un caso che l’offerta fosse la migliore, con un risparmio del 30% circa sui costi precedenti (quando è stato effettuato il passaggio contrattuale della partecipata da Multiservizi a società di servizio, per inciso). Il caso, per conoscenza, è anche sul tavolo del Commissario prefettizio che avrà certamente modo di valutare tutta la corrispondenza e le relazioni sociali e professionali di recente così ben mescolate nella Partecipata del comune di Nettuno.
Sulla vicenda abbiamo cercato di contattare il Revisore Aquino che ha preferito non rispondere.