Una cerimonia blindata quella che si è tenuta lo scorso sabato a Nettuno, presso il Cimitero monumentale Americano, per celebrare il Memorial Day. Il giorno in cui si ricorda il sacrificio dei Militari americani che sono caduto in battaglia durante la seconda Guerra Mondiale e i cui resti sono ancora ospiti sul territorio italiano. All’ingresso la sicurezza privata con i Metal detector, fuori un intenso sistema di deviazione del traffico per impedire il passaggio davanti all’ingresso. La viabilità è stata gestita in maniera eccellente dalla Polizia locale di Nettuno. Il personale dalle 15 alle 19 è rimasto in strada, s otto il sole cocente, deviando il traffico all’altezza del Mc Donald’s e all’incrocio con via Santa Maria.
La sicurezza era affidata invece al Commissariato di Polizia e ai Carabinieri, che con le auto di servizio hanno perlustrato i confini. In supporto anche la Guardia di Finanza. All’interno le Autorità presenti, così come molti familiari, figli, nipoti e pronipoti dei soldati caduti, erano circondate da un cordone di sicurezza. Ai due lati del corpo centrale della struttura coloniale le tribune per gli ospiti con un settore riservato ai cittadini diversamente abili e con difficoltà motorie. L’organizzazione impeccabile prevedeva la presenza della Banda dei Carabinieri, di un drappello di Marinai e di una delegazione di fucilieri dell’Esercito italiano che, al momento del ricordo dei caduti, ha esploso delle cariche a salve nel rispetto del tradizionale rito americano. Sul palco l’Ambasciatore Lewis M. Eisemberg, che ha ricordato il sacrificio di chi ha combattuto per la libertà, sacrifico che ha contribuito a legare un legame profondo tra Italia e America.
Quindi ha preso la parola l’Ammiraglio Agostino Biancafarina, della Difesa Italiana. Anche l’Ammiraglio ha sottolineato lo speciale debito di riconoscenza dell’Italia con l’America. A seguire la benedizione del Cappellano Miltare Don Marcello Calefati. Infine, a salutare i presenti Melanie Resto, Direttore del Cimitero. Sul palco anche i ragazzini del Circolo di Nettuno che hanno cantato gli Inni con il piccolo coro. Infine anche l’esibizione della Walsh University Chorale, proseguita anche oltre la fine delle cerimonie quando le autorità si sono allontanate, permettendo ai presenti di girare liberamente per la struttura.