Primo Piano

Tariffe troppo basse, la Poseidon perde il servizio di portierato al Comune

E’ un mistero la perdita del servizio di portierato da parte della Poseidon, la società partecipata del Comune di Nettuno, che lo ha in affidamento da due anni. Il Comune infatti, ha confermato il servizio alla società partecipata solo fino a fine maggio ed ha già pubblicato una Determina a contrarre per il servizio di ‘portierato qualificato e custodia degli edifici comunali’, datata 9 maggio.

A quanto pare infatti i vertici della Poseidon non hanno ritenuto congrua l’offerta del Comune Nettuno, pronto a pagare nell’offerta alla partecipata appena 12 euro l’ora. A quanto pare gli uffici hanno indicato questa cifra a seguito di indagine di mercato, la stessa cifra in ogni caso che fino allo scorso anno andava bene anche per la società e che oggi invece non è più considerata adeguata.

Una somma che anche i Sindacati non ritengono congrua. “Il tariffario minimo del testo unico dei contratti della Pubblica Amministrazione – ci spiega Roberto Falcone della Confail – parte da 15 euro, e si tratta di lavoro dequalificato. Io credo che proporre una cifra così bassa sia un errore di base.In ogni caso – spiega – alla Poseidon offrono 12 euro l’ora, ma il bando a terzi prevedono almeno 13,50 euro, sempre troppo poco ma comunque di più”. Resta il mistero del perché i vertici Poseidon fino allo scorso anno ritenevano la somma congrua, sia del perché sia indicata nella determina una somma che i Sindacati indicano sotto la soglia di legge. Non è invece più un mistero il depotenziamento della partecipata del Comune, che sembra continuare a perdere pezzi. Prima la manutenzione del verde comunale, poi la manutenzione del cimitero comunale, ora il portierato. Nei giorni scorsi diversi politici dell’ex opposizione consiliare di centrodestra hanno lanciato l’allarme sui rischi che sembra correre la partecipata, che indiscrezioni vogliono prossima alla chiusura per volontà politica dell’ex assessore al Bilancio della giunta Casto e attuale Revisore dei conti della società Giuseppe Aquino. Non resta che attendere e verificare se si tratta di un caso o di una strategia politica in cui, è importante sottolineare, si deve tenere conto del futuro lavorativo di circa 60 persone.