Ci sono 12 mesi prima del voto a Nettuno ma la corsa alla coalizione vincente e al candidato a Sindaco è partita il giorno dopo la sfiducia del Sindaco del Movimento 5 stelle Angelo Casto. Inutile negare che il voto di Anzio sarà la cartina di tornasole dei tanti ragionamenti già sul tavolo, intanto non si può fare altro che ripartire dall’ultima tornata elettorale. E’ chiaro che il faro è puntato sul centrodestra che i numeri ce li ha ma ha anche troppi nomi sul tavolo. Il centrodestra unito è vincente ma l’unità (come l’ultima volta) non è scontata. A farsi avanti per correre da primo cittadino, al momento, Enrica Vaccari, Massimiliano Rognoni, Mariano Leli. Un timido tentativo anche per Fabrizio Tomei, giovanissimo alla sua prima esperienza in consiglio comunale. Un passo avanti agli altri Carlo Eufemi, che mira all’unità e che ha portato a termine due mandati ad Ardea e punta sull’affidabilità già dimostrata dopo due commissariamenti in tre anni in un comune che sembra avere bisogno soprattutto di stabilità. Anche il centrosinistra si sta organizzando. Il Pd è in subbuglio per la nomina del nuovo Segretario. Una parte del partito è pronta a ‘mollare la presa’ e passare con una coalizione allargata a sostegno del centrodestra se le cose non vanno come si vorrebbe. I democratici si stanno contando e, senza attente valutazioni, rischiano di diventare residuali. A quanto pare c’è chi vuole sedere al tavolo della vittoria ad ogni costo al prossimo giro in assise e pensa che la ‘panchina’ sia già durata anche troppo. Eppure il centrosinistra un nome di prestigio sembra in grado di tirarlo fuori dal cilindro (si pensa ad un illustre medico), resta da vedere se si sarà poi in grado di creare un gruppo vincente a sostegno di un nome di tutto rispetto. Anche il Movimento 5 stelle non resta a guardare. Il Simbolo è tornato a Milano e i gruppi locali dovranno darsi davvero da fare per essere certificati. In ballo al Momento, il Meetup unificato che ha sostenuto la fallimentare esperienza Casto, che non sembra partire con il piede giusto. Alcune persone del gruppo sembrano già pronte a lasciare per creare una nuova formazione e distinguersi nei prossimi 12 mesi, per ripresentarsi sia allo staff grillino che ai cittadini con dei volti nuovi che facciano dimenticare preventivi, polemiche, boschi urbani, documenti e un comportamento non all’altezza che ha portato alla frattura totale tra i consiglieri eletti. Il rischio concreto è che, di fronte ad un progetto non rinnovato, non si ottenga alcuna certificazione come è accaduto ad Aprilia e Latina. In questo caso resta da capire se i 5 stelle preferiranno restare fermi un giro oppure presentarsi in veste civica. Il percorso dei grillini a Nettuno sembra tutto in salita, ma non è detta l’ultima parola. Si stanno muovendo anche le formazioni civiche che potrebbero riunirsi, con più di una lista intorno al progetto dello Scarpone di Pirozzi… al voto mancano 12 mesi, ma non è detto che siano sufficienti a far trovare la quadra a tutte le parti campo. Ma gli elementi sono chiarissimi: basta fare due conti.