“Non parlo volentieri dello scontro che c’è stato nel centrodestra e che ci ha indebolito – sottolinea – nelle guerre ci sono sempre morti e feriti. Dopo abbiamo cercato di capire cosa era accaduto e, piano piano, ci siamo riavvicinati. Non possiamo dimenticare che da vent’anni teniamo la barra dritta nella guida di questa città, a differenza di Nettuno che è di stata di nuovo commissariata per i limiti di chi era al governo. Noi abbiamo le capacità e la competenza, in un mondo completamente cambiato, per offrire un governo valido ad Anzio. Vogliamo dare il nostro contributo consapevoli che siamo l’unica forza realmente in grado di governare bene e da subito. Cinque anni fa con Bruschini abbiamo esagerato – spiega l’ex Senatore – ma il nostro rapporto è stato sempre forte. Quando ero sua opposizione entrai nella sua stanza da Sindaco, mi aveva convocato per un’opposizione troppo dura in aula, ascoltai con molto rispetto la sua predica e da allora è nato un dialogo e un percorso. Siamo profondamente diversi ma complementari. Come i due poliziotti quelli buono e quello cattivo”. Quindi De Angelis ha invitato il Sindaco Luciano Bruschini per un saluto.
In prima fila tutti i big del centrodestra, il Senatore Antonio Saccone, Adriano Palozzi, Luciano Ciocchetti, Antonello Aurigemma.
“Candido è una persona che ti aiuta – spiega Saccone – enorme disponibilità umana e carattere forte così nasce l’autentica profonda amicizia e la collaborazione. La cultura politica è quella che sa includere e passare il testimone come quella di bruschini. Sarò a disposizione del sindaco e del territorio. Candido sarà il traghettatore tra la classe politica di esperienza e solida e i tanti giovani che abbiamo in lista. Vogliamo costruire una città per i giovani”.
“Da Sindaco De Angelis è stato un punto di riferimento di tutta la provincia – spiega Palozzi – e ora con lui continuiamo a portare avanti le iniziative del nostro partito. Quando siamo uniti siamo vincenti. Anzio è una Città amministrata bene. Bruschini un esempio di politica sana e corretta. Candido è stato e sarà un grande sindaco. Ama la sua città e ha la grande occasione di darle il governo che merita”.
“In bocca al lupo a tutti e 168 i candidati in corsa i leoni di questa corsa – ha detto Antonello Aurigemma – i soldati di questa grande battaglia. Il centrodestra unito per un governo valido. Nettuno è fallito, Ardea è a terra. Ad Anzio Candido è l’usato sicuro, per la continuità tra i comuni più importanti della provincia di Roma”.
“Consumato sicuro” ribatte De Angelis alla battuta di Aurigemma. Poi il programma, che De Angelis ha illustrato, punto per punto, sostenuto dalle diapositive. Si inizia da una foto di Sergio Borelli.
“Iniziamo da Sergio – spiega De Angelis – il primo che ha capito che l’unica strada era la riunificazione. Nel 97 ad Anzio c’era un Sindaco Ds, grazie ai loro errori sono caduti e dal 98 in poi per il centrodestra sono stati solo trionfi. Dobbiamo ricreare entusiasmo intorno al gruppo per migliorare vivibilità sicurezza pulizia per i nostri figli. Anzio ieri sera era piena tutti i parcheggi per disabili occupati da auto di lusso, come mi ha fatto notare il mio amico Giorgio Buccolini. Dobbiamo migliorare con sicurezza e competenza e succederà solo se faremo squadra. Mischiatevi – si è appellato ai suoi candidati – state vicino, poi dovremo lavorare insieme. Il programma sarà il nostro Vangelo. Noi oggi a livello di amministrazione non abbiamo avversari. Non sottovaluto gli avversari. Ma solo noi abbiamo un’offerta credibile con uomini e donne che ci mettono la faccia per dire che Anzio sarà amministrata bene. Ripartiamo da 5 anni fa, con un programma attualizzato”. Le diapositive scorrono una dietro l’altra.
“Oggi – spiega ancora – i conti del comune sono in ordine, lo dice il parere più che positivo dei revisori. Chi dice che il comune è in difficoltà dice una menzogna. Sappiamo dove andare a lavorare per migliorare la spesa non dobbiamo fare attivo ma pareggio. Puntiamo sui fondi europei per creazione di impresa e al lavoro dei giovani. Puntiamo su una Città più sicura. Oggi i furti sono un problema nazionale. Se mi entrano dentro casa è un problema enorme. In una settimana quattro furti solo nella mia azienda. Sfondano e rubano, succede a tantissimi. C’è un problema di vivibilità di alcune zone. Punto ad un Tavolo permanente nei quartieri con le forze di polizia e i comitati per capire come agire.
Subito assunzioni di nuovi vigili che fanno un lavoro ottimo e sono pochissimi per questa città. Sposteremo il Comando di Lavinio in una sede comunale. Creeremo centri d’ascolto a Lido dei pini con i consorzi. Con una Forza intercomunale controlleremo tutte le attività di Lavinio stazione e via di Valle schioia. da noi – sottolinea – ci sono storie di integrazione bellissime ma ci deve essere per tutti anche il rispetto delle stesse regole. Va bene i controlli nei ristoranti italiani, ma anche i tizi con la busta di telline vanno fermati. Regole uguali per tutti”.
Museo dello Sbarco. “Zio Alfredino con Patrizio Colantuono è in uno spazio risicato servono spazi per la cultura e per i nostri Musei”.
“Il palazzetto dello Sport è un mio cruccio – aggiunge – entro due anni lo apriamo, nessuno mi può convincere che la città non lo riesca a mantenere, faremo interventi nella zona, più parcheggi e creeremo un polo sportivo di primo livello”.
Rifiuti. “La Camassa deve andare via – dice – non è adatta a questa città. Risolveremo il contratto, studieremo una nuova differenziata che costi di meno e ridurremo le tariffe. sarà una rivoluzione”.
Infine De Angelis ha chiuso sulla questione lavoro e… non lavoro. “Il lavoro è la pesca, il turismo, con loro dobbiamo migliorare servizi e progetti, dobbiamo puntare sul Porto, spero che Bruschini riesca a vedere il bando nel suo mandato, per riqualificare il centro e creare un lungomare sulla Riviera Zanardelli. Ma c’è anche chi non lavora, e anche qui dobbiamo intervenire. Per evitare che chi sta con le mani in mano si metta a disposizione di situazioni che non possiamo accettare”. Infine la commozione di De Angelis, davanti ad un immagine del Porto di Anzio, che non i pescherecci. Una città cin cui è nato, cresciuto, in cui è già stato Sindaco e per cui oggi è di nuovo in campo”.