Il caso Next si complica. Dopo la sentenza dei giorni scorsi pronunciata dal Tar in cui il Tribunale si schiera in favore della società di pubblicità, che ha vinto un Bando del Comune di Nettuno, fortemente voluto dall’ex sindaco sfiduciato Angelo Casto e dall’ex assessore al Bilancio Giuseppe Aquino, la questione finisce anche sotto la lente della Procura. Nel mirino degli investigatori l’iter del bando, che persino il Tar che si è espresso contro il Comune che ha agito “per eccesso di potere e con contraddittorietà dell’agire dell’Amministrazione”.
La contraddittorietà è dovuta al fatto che, nonostante l’Ufficio tecnico del comune e la Polizia locale abbiano fornito parere negativo sul progetto presentato dalla Next, l’Iter sia andata avanti fino all’assegnazione del bando, senza alcuna clausola di salvaguardia. Questo vuol dire, nei fatti, che se il Comune dovesse di nuovo bocciare il progetto, la Next ha tutti i titoli per chiedere un risarcimento del danno subito.
Gli investigatori del Commissariato hanno acquisito tutte le carte del Bando, i pareri e anche una serie di comunicazioni interne tra la Next e i vertici dell’Amministrazioni. Comunicazioni relative sia alla presentazione del progetto che ad accordi presi e poi non rispettati. La documentazione è stata inviata in Procura per le valutazioni del caso e per capire come mai l’iter si sia spinto fino alla fine, senza i necessari presupposti.
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