Ad una settimana dalla caduta del sindaco di Nettuno Angelo Casto, sfiduciato dai suoi per motivi legati anche alle indagini in corso, si fanno concrete le frizioni che hanno portato alla frattura tra il primo cittadino e quattro consiglieri 5 stelle. Questa mattina si sono presentati in comune a Nettuno gli investigatori del commissariato di Polizia ed hanno acquisito gli atti di due importanti filoni di indagini. Il primo riguarda la Next. Il comune aveva portato avanti l’iter per l’assegnazione di un appalto di pali pubblicitari, nonostante i pareri negativi acquisiti agli atti della Polizia Locale. La Next, dopo essersi vista assegnare il bando, infine ritirato, ha presentato ricorso al Tar per chiedere la riapertura dell’istruttoria. Il Tribunale Amministrativo del Lazio si è espresso in favore della Next giudicando errato l’iter del comune e aprendo la strada ad una causa per il risarcimento del danno. La seconda questione nel mirino degli investigatori riguarda il cimitero comunale di Nettuno. L’ex giunta aveva bloccato i lavori dopo una sentenza del Tar che accettava le ragioni della ditta seconda classificata nel bando. I lavori, bloccati, sono stati riavviati con una manovra attenzionata dalla Polizia in cui il dirigente di settore è stato surrogato per 24 ore per permettere la firma che consentiva di riavviare il procedimento. Ora tutta la documentazione è in mano al commissariato che la invierò alla Procura per le valutazioni del caso. Tutti i dettagli della vicenda nelle prossime ore.