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La sorella di una lavoratrice licenziata a Nettuno: “Casto ha colpito i deboli”

"A distanza di un anno e mezzo mi sembra doveroso, visto quanto accaduto all’Amministrazione Comunale lo scorso 3 maggio, tornare a parlare della vicenda delle sei donne della Cooperativa che aveva in appalto il servizio

Le lavoratrici licenziate dal Comune di Nettuno

“A distanza di un anno e mezzo mi sembra doveroso, visto quanto accaduto all’Amministrazione Comunale lo scorso 3 maggio, tornare a parlare della vicenda delle sei donne della Cooperativa che aveva in appalto il servizio per le pulizie del Comune, tra cui una ragazza disabile, nostra sorella, le uniche vittime nettunesi di questa vergognosa Amministrazione, grazie a Dio giunta al capolinea”. Lo scrive in una nota stampa una cittadina di Nettuno che già in passato aveva espresso le conseguenze pesantissimi che il licenziamento imposto dall’Amministrazione guidata dall’ex Sindaco Angelo Casto, aveva avuto sulle dirette interessate.

“Una Amministrazione stravotata dai cittadini che speravano in un cambiamento, visto i passati fallimenti, ma che alla fine si è rivelata formata da gente che aveva da vendere soltanto l’arroganza e l’incompetenza; dove sono tutti i presunti successi sbandierati?Nettuno è sotto gli occhi di tutti, ferma, sporca, degradata; soldi spese in consulenze esterne, per la loro ‘fobia’ in base alla quale c’era marcio dappertutto!!! Ci hanno detto a tuo tempo che il Bilancio doveva essere risanato e che era sotto l’occhio vigile della Corte dei Conti. Bene e chi ne ha fatto le spese sono state proprio loro, le sei Lavoratrici della Cooperativa, con i loro miseri stipendi da Euro 150,00 a un massimo di Euro 350,00; licenziate dopo oltre vent’anni di lavoro e soprattutto, e questo molto grave, abbandonate a se stesse, senza una alternativa. Facile colpire i più deboli, mettendo come scusa l’accentramento dei servizi a favore della famosa Società Partecipata del Comune di Nettuno ‘Poseidon’, per risparmiare! Verificatasi anch’essa un bluff. Però alla fine la giustizia ha trionfato, hanno fatto la fine che meritavano, certo Nettuno ne esce con le ossa rotte, ma chi colpisce soprattutto ‘nel sociale‘, non ha diritto di governare in un paese civile”. Ovviamente, da allora non c’è stato alcun ricollocamento sul lavoro.