Era incompatibile l’ex assessore della giunta a 5 stelle di Nettuno, Stefano Cataldo, guidata da Angelo Casto. La questione della compatibilità di Cataldo era stata sollevata formalmente nell’ultimo consiglio comunale prima che il Sindaco sfiduciato dai suoi e dall’opposizione (sindaco che ha regalato a Nettuno il suo governo più breve), dal consigliere Claudio Dell’Uomo che aveva sottolineato come l’assessore fosse ancora parte in causa in una serie di procedimenti giudiziari a certi che vedono coinvolto personale del Comune con cui Cataldo aveva contatti di lavoro. Per tutta risposta, in quel consiglio, Dell’Uomo fu intimidito dall’assessore Cataldo, che ricordò a tutti l’operazione grazie alla quale, 25 anni prima, Dell’Uomo fu arrestato e poi scagionato. Il consiglio finì con l’opposizione che abbandonava l’aula. Il gruppo consiliare di maggioranza (tranne quattro) non votarono la richiesta di una verifica, ma Dell’Uomo chiese formalmente al Segretario comunale un parere sulla vicenda. L’incompatibilità di Cataldo è stata sollevata subito anche a livello locale e il Segretario, a maggior tutela, ha chiesto un parere agli organi competenti. Parere arrivato proprio la mattina in cui Casto è stato sfiduciato. Anticipato al telefono e annunciato via mail… Oggi quella nomina difesa da Casto fino all’ultimo secondo, non è più in contestazione.
