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SlotMob il 19 maggio ad Anzio, premi alle attività che rinunciano alle Slot

Le associazioni “Reti di Giustizia-il sociale contro le mafie”, “Movimento dei Focolari”, “Azione Cattolica diocesi di Albano-parrocchia Sant’Antonio Abate Falasche (Anzio)”, “C.N.G.E.I.”, “A.G.E.S.C.I.”, “Atena-associazione culturale”,

Le associazioni “Reti di Giustizia-il sociale contro le mafie”, “Movimento dei Focolari”, “Azione Cattolica diocesi di Albano-parrocchia Sant’Antonio Abate Falasche (Anzio)”, “C.N.G.E.I.”, “A.G.E.S.C.I.”, “Atena-associazione culturale”, “Croce Rossa Italiana-sezione Anzio Nettuno” e “Comunità di Sant’Egidio” invitano tutti i cittadini di Anzio a partecipare allo SlotMob di sabato 19 maggio.

“Lo SlotMob – si legge nella nota stampa – è un evento promosso a livello nazionale dal “Movimento SlotMob” e proposto nelle diverse città da diverse associazioni che ne condividono gli obiettivi e le finalità. Ad Anzio sarà il numero 219. Attraverso lo SlotMob le associazioni proponenti premieranno con una targa e con consumazioni il bar “Dei Graziosi” di piazza Pia ad Anzio che ha scelto consapevolmente e liberamente di non installare apparecchi per il gioco d’azzardo. Durante il pomeriggio ci saranno diversi interventi e testimonianze circa la problematica dell’azzardo legale a cui seguiranno giochi in piazza che animeranno il sabato anziate.

Le associazioni, infatti, non intendono demonizzare l’azzardo ma promuovere il gioco come attività libera, gratuita e creativa che connota l’essere umano. Al contempo, alle associazioni interessa informare e sensibilizzare la cittadinanza ed i decisori istituzionali sui rischi per la salute e sulle criticità socio-economiche connesse con la proliferazione e con l’aumento esponenziale di slot machine e di sale gioco, anche a ridosso di luoghi sensibili come scuole e biblioteche in cui si formano i cittadini ai legami sociali.

Quest’ ultimi sono importanti e necessari per costruire sistemi di convivenza orientati alla legalità e al benessere sociale che rifiutano, quindi, ogni forma, anche subdola, di malavita, ingiustizia e violenza. Le associazioni, infatti, ritengono che la vigilanza democratica della cittadinanza debba essere sempre più presente anche a fronte di fenomeni non strettamente legati al gioco d’azzardo patologico, ma che, da questo, possono trarre forza e vigore come, ad esempio,  l’usura ed il riciclaggio.Nondimeno, va sottovalutata l’importanza di fare un buon uso del denaro anche a prevenzione della piaga del gioco d’azzardo patologico.

Pertanto, con inizio alle 16, sono previsti gli interventi di Maria Chiara Cefaloni del movimento “SlotMob” che parlerà del movimento e delle iniziative messe in campo in tutta Italia; della dottoressa Barbara Annunziata, assistente sociale, che illustrerà l’offerta dei servizi territoriali per la  prevenzione  e l’intervento contro la ludopatia; del dottor Fabio Attilia, medico ed esperto in dipendenze, che spiegherà le cause biologiche del gioco d’azzardo; e di un professionista psicologo in forza alla Croce Rossa che esporrà i meccanismi mentali che traggono in scacco i giocatori patologici.

Ci saranno anche testimonianze di ex-giocatori e di chi fornisce sostegno ai gruppi di auto-aiuto dei giocatori anonimi. Sarà presente anche una postazione nella quale i cittadini potranno leggere le proposte per l’adozione di un regolamento comunale che disciplini l’apertura e la presenza sul territorio comunale delle sale slot ed in cui potranno contribuire alle stesse con le loro idee. Rinnoviamo l’invito a partecipare numerosi per giocare con noi e passare un pomeriggio all’insegna della creatività. Fra i giochi, adatti per tutte le età, segnaliamo crucipuzzle, dama, tabù, jungle”.