Home Politica L’ex Vicesindaco Mancini: Quattro giusti hanno dimostrato cosa vuol dire onestà

L’ex Vicesindaco Mancini: Quattro giusti hanno dimostrato cosa vuol dire onestà

E' l'ex Assessore e Vicesindaco del Comune di Nettuno Daniele Mancini, in un post di replica ad un attivista a 5 stelle, a spiegare perché la caduta di Casto non è una sconfitta.

Daniele Mancini, assessore all'Ambiente e Vicesindaco di Nettuno

E’ l’ex Assessore e Vicesindaco del Comune di Nettuno Daniele Mancini, in un post di replica ad un attivista a 5 stelle, a spiegare perché la caduta di Casto non è una sconfitta.

“Innanzi tutto Nettuno non ha perso e neanche i Nettunesi, la migliore Giunta che abbia mai avuto (e non l’ho detto io ti assicuro) ha iniziato a far rinascere la città. Tutto è sotto gli occhi di tutti! E ben noto ai cittadini, alle forze politiche, ai dipendenti comunali nonostante, benché citato dal comunicato sulla pagina del Movimento, venga attribuito vergognosamente ai consiglieri comunali. Parlano le carte e i fatti! Che presto renderemo ancora più pubblici!

Quindi se vogliono i cittadini hanno vinto e possono rivincere di nuovo. In secondo luogo, perdonami ma, parlare di questioni personali è sbagliato, fuorviante perché non corrisponde a realtà! Vedi, interrompere una azione amministrativa di governo apprezzata è oggettivamente eccellente, non più essere un fatto personale, coinvolge L’ agire amministrativo e la gente. Portare preventivi per opere pubbliche non è’ un fatto personale. Volere solo 25% di piazzale Berlinguer a parcheggio anziché fare ciò che hanno indicato i cittadini… e proporre un bosco urbano… non è un fatto personale.

Tirare una monetina per decidere dove deve passare la pista ciclabile dopo mesi e mesi di indecisione e rischio di perdere finanziamento regionale… non è un fatto personale. Perdere mesi per decidere le alberature del piazzale della stazione… non è un fatto personale. Non firmare bilancio… non è un fatto personale.

Invitare l’opposizione ad uscire per non far approvare bilancio… non è un fatto personale. Collaborare e tramare segretamente contro giunta e sindaco per 2 anni non è un fatto personale. Escludere segretamente 4 consiglieri eletti dalle decisioni importanti di maggioranza non è un fatto personale. Ricattare politicamente un Sindaco rendendolo non più libero come per i premi 2 anni non è un fatto personale.

Tutto questo è documentato è documentabile… è realtà dei fatti e degli atti. Ha nomi e cognomi, responsabili difronte la città! I 4 consiglieri si sono ribellati alle chiare infiltrazioni della vecchia politica, hanno interrotto pratiche deprecabili e indicibili iniziate il giorno dopo le dimissioni dell’intera giunta che i preventivi li strappava in faccia ai consiglieri che forse non hanno ancora capito il M5S è il rispetto dei cittadini! O forse NETTUNO voleva la restaurazione del vecchio sistema? Dei vecchi metodi tanto combattuti e criticati in campagna a elettorale? È da traditori porre fine a questo o lo è più avallarlo? Decidano i cittadini fra un anno! Il M5S ha i suoi anticorpi all’interno e come la giunta non attaccata alle poltrone si è dimessa anche 4 giusti hanno preso le distanze da comportamenti che sono sotto la lente delle forze di polizia e probabilmente della magistratura. Poi il M5S deciderà, dopo essere entrato nel merito. Ma questo non importa a NETTUNO dove ora grazie al lavoro fatto da noi molte cose sono avviate e vedranno la luce anche con il commissariamento. In ultimo nessun errore politico, mi dispiace qui è ben altro: lo spartiacque tra gridare onesta’ ed essere onesti nei fatti”.