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I 5 stelle visti da un ex, Grimaudo: “Divisioni e litigi ancora prima di vincere”

I cinque stelle visti da un ex. "La prima cosa che mi viene da dire - spiega Salvo Grimaudo, Presidente dei Commercianti di via Romana e, dopo un breve periodo passato nel gruppo del penta stellati in lista a sostegno di Carlo Eufemi - è che io l’avevo detto".

Salvo Grimaudo

I cinque stelle visti da un ex. “La prima cosa che mi viene da dire – spiega Salvo Grimaudo, Presidente dei Commercianti di via Romana e, dopo un breve periodo passato nel gruppo del penta stellati in lista a sostegno di Carlo Eufemi – è che io l’avevo detto”.

“Lo avevo detto – spiega – che erano un gruppo litigioso e pieno di personalismi, che si comportavano come una setta, che ancora prima di scegliere il candidato a Sindaco c’erano fratture così profonde che sarebbe stato impossibile andare avanti a lungo. Lo avevo detto che non sarebbe stata l’opposizione a farlo cadere ma la loro inesperienza e l’incapacità dell’ex Sindaco Angelo Casto di reggere un gruppo di persone con cui già prima di essere eletti c’erano antipatie e discussioni costanti. Oggi chi si stringe a Casto e lo sostiene sono le persone che ieri il l’ex Primo cittadino non poteva sopportare. Ci sono tante chat a dimostrarlo. In pochi ci hanno creduto davvero nello spirito del Movimento 5 stelle. L’ex Sindaco che parlava tanto di trasparenza, onestà e condivisione, ha imposto tutto al suo gruppo, dalla sua candidatura alla giunta che molti non gradivano. Pensava di essere abbastanza forte da avere tutti in pugno, e invece alla fine non ce l’ha fatta. Ha sofferto la gelosia per il Vicesindaco Mancini, che per 18 mesi ha fatto il Sindaco al suo posto. Quando anche la città se né accorta non ha sopportato l’imbarazzo e non ha voluto ammettere davanti alla città che Mancini era il Sindaco perché lui non era mai presente in Comune visto che non ha lasciato neanche il suo posto di lavoro. Oggi si assiste ad una guerra tra chi lo ha sfiduciato e chi lo sostiene e fa ridere che a mandarlo a casa sono stati proprio i suoi fedelissimi, quelli che al movimento ci credono fino in fondo. La verità alla fine è che non hanno saputo attuare il rinnovamento che avevano promesso. Le uniche cose buone le ha fatte la giunta che ha mandato a casa, e che ha aperto gli occhi a tutti su chi è veramente Angelo Casto”.