La conferenza stampa organizzata dall’ex Sindaco di Nettuno Angelo Casto con dieci consiglieri a 5 stelle, per spiegare le ragioni della prematura fine della sua Amministrazione (nullo lo spazio lasciato alla stampa per delle domande di reale approfondimento) non ha posto fine alle polemiche tra le due fazioni che si sono scontrate. I dieci che sostenevano il Sindaco dopo aver chiesto la testa degli assessori (prima delle dimissioni alcuni di loro hanno passato all’opposizioni notizie utili a mettere in difficoltà Sindaco e Movimento) contro i quattro che lo hanno sfiduciato. Tra questi l’ex Presidente del consiglio comunale Giuseppe Nigro. Proprio Nigro ha replicato al consigliere Claudio Monti (che non ha votato il Bilancio per due anni di seguito e per questo l’ex Sindaco Casto prima ha chiesto la sua espulsione al movimento 5 stelle, poi la ha perdonato a seguito di una lettera di scuse in cui in realtà il consigliere non si scusava di nulla).
Monti ha pubblicato un post sulla propria pagina, listando a lutto il proprio profilo in riferimento alla fine dell’esperienza Amministrativa a 5 stelle. “Avere la mia città commissariata di nuovo, mi fa calare in un profondo senso di tristezza. Nettuno non lo merita” scrive Monti sul simbolo del nastro nero.
“Caro Claudio – scrive Nigro durissimo – perché non racconti ai tuoi elettori che non hai sostenuto il tuo Sindaco all’area metropolitana senza giustificazione, ti sei astenuto in consiglio contro l’ennesima proroga della società che gestiva le pulizie del Comune, che non hai votato due bilanci di previsione ovverosia l’atto di fiducia totale all’amministrazione, che hai invitato l’opposizione ad uscire per far cadere il numero legale, che sei stato prima allontanato e poi ripescato solo perché serviva un voto, spiega queste cose o abbi almeno la decenza di tacere!”
“Caro Giuseppe, Nettuno non merita un altro commissariamento – replica Monti – non sono andato io dal notaio. Non mi sono dimesso io, insieme all’opposizione e portato Nettuno in queste condizioni”.
“Caro Claudio a proposito di Notaio, cosa dicesti all’opposizione il giorno del Consiglio del Bilancio? Ho letto dichiarazioni di qualcuno dei consiglieri di opposizione riguardo a consiglieri di maggioranza che continuamente davano loro imbeccate contro l’amministrazione. Eri tra questi? Solo per sapere e rendere il tutto più trasparente possibile… Claudio rispondi se te eri uno di quelli che davano imbeccate all’opposizione, magari contro qualche ex assessore. Che ci vuole a rispondere, basta un SI o un NO, non trovi? Perché non rispondi? Non è complicato. Eri te che imbeccavi l’opposizione contro la tua amministrazione? Basta rispondere SI o NO”.
“Giuseppe, mi offendi. Ho sempre anteposto Nettuno a me – ha risposto Monti, senza dire né Si né NO – mi sono confrontato sempre alle riunioni. Ho espresso sempre il mio punto di vista. Puoi dire di aver fatto lo stesso? Mi dispiace che ora vuoi sottrarti dalle tue dimissioni corali. Mai, mi sarebbe venuto in mente di far commissariare Nettuno, sapendo già i suoi trascorsi.
“Non offendo nessuno e lo sai bene – ha risposto Nigro non fare giochi di parole. Comprendo la tua difficoltà nel non saper rispondere alla mia domanda…. è evidente! Ho passato 12 ore al giorno in Comune per 18 mesi, te dove eri? Perdonami se insisto: eri te che imbeccavi l’opposizione contro il Sindaco Casto? Se non eri te basta rispondere NO. Sai è una semplice domanda. Claudio comunica ai tuoi elettori che non hai votato il bilancio di previsione 2017 perché era il tuo compleanno! Dillo alla città! Suvvia! I cittadini hanno diritto di sapere la verità! Se non eri tu comunicaci chi fosse. Dell’Uomo lo ha ripetuto più volte. Io mi prendo le colpe che mi avete ingiustamente buttato addosso ma un po’ di rispetto per la verità devi. Sei un poliziotto o no? La verità Claudio la verità”.
“Ci sono atti giustificativi ampiamente presentati e documentati – replica Monti, che ricorda a Nigro di aver votato la sfiducia con l’opposizione – tu giustifica perché, nonostante la maggioranza avesse deciso di fare il consiglio in altra data, quando dovevamo essere tutti presenti, poi questa venisse modificata. Giuseppe, pensavo di parlare ad una persona equilibrata. Anche per questo motivo, eri stato scelto alla funzione di Presidente del Consiglio. Dispiace constare, ancora, dopo le tue dimissioni, che mi sono sbagliato”.
Nella polemica entra l’ex assessore e Vicesindaco Daniele Mancini, da alcuni indicato come il regista di una crisi che il Sindaco Casto non è riuscito né a contenere né a superare.
“Giuseppe Nigro ci ha messo la faccia – ha detto Mancini a Monti – tu hai agito subdolamente sin da subito dopo le elezioni contro il M5S di NETTUNO. Hai fatto accesso agli atti al tuo sindaco, al tuo assessore, non lo hai votato alla città metropolitana, ti sei astenuto in consiglio (contro il M5S), non hai votato per ben 2 volte su 2 il bilancio, HAI INVITATO OPPOSIZIONE A FAR CADERE NUMERO LEGALE, sei stato “cacciato” dal Sindaco e poi stranamente perdonato (viva la coerenza è la credibilità) hai firmato il documento del BOSCO URBANO, contro la volontà dei cittadini. Non hai mai voluto firmare i verbali delle riunioni di maggioranza. Perché non ti sei dimesso da consigliere se non condividevi e hai invece preferito, come tacendo affermi, collaborare con opposizione per mettere in difficoltà il sindaco e la sua giunta? Meglio commissario per un anno che preventivi per opere pubbliche portati dai consiglieri per prossimi 3 anni. Il M5S non porta preventivi di spesa, in Sindaco M5S non li sottoscrive! Una maggioranza M5S non li avalla. L’Onesta’ è salva a NETTUNO. Il M5S era stato infiltrato da persone pericolose aduse a metodi che con il M5S non hanno nulla a che fare. Nigro ci ha messo la faccia non ha agito da politicante con fini diversi dal bene comune. Tu ed altri si. Ho volevate farvi scudo con il simbolo del M5S per restaurare vecchi metodi che i cittadini votando il M5S hanno inteso cacciare da NETTUNO?”. Quindi Mancini fa un’ulteriore rivelazione. “Infatti il verbale dei preventivi del 20 marzo, giorno successivo alle dimissioni degli assessori, lo hanno visto proprio tutto! Anche chi lo ha firmato e avallato e chi ha portato i preventivi per un opera ancora da realizzare. Sai i lavori al Palatucci, come da programma, erano proprio degli uffici di mia competenza. E già in passato avevo strappato qualche preventivo che era stato dato all’ ex Sindaco il quale poi me lo diede… ma lo misi tra la carta da riciclare… forse la richiesta di revoca era per questo vero motivo? Chissà”.
Infine Nigro chiude la partita. “Ho capito! Come fai a rispondere? Se neghi che sia avvenuto l’opposizione vi fa a pezzi. Se dici chi era ti ributtano fuori. Se dici che sei stato tu ti linciano. Hai la mia comprensione…”. Infine interviene l’ex assessore Simona Sanetti che ricorda il momento più buio della giunta Casto prima della caduta. “Poi ha dimenticato che stavamo votando il bilancio e non avevamo maggioranza e si è fermato al bar con l’opposizione.. mentre noi venivamo umiliati! Non dimenticherò mai le lacrime di Nanda e delle dipendenti comunali.. come non dimenticherò mai la cena post consiglio del bilancio con assessori sindaco e i 5 consiglieri “dissidenti”.. ma soprattutto come non dimenticare l’indifferenza alle nostre richieste di una riunione congiunta di maggioranza”.