Home Politica I quattro che hanno sfiduciato Casto: “Disagio inascoltato, noi mai complici”

I quattro che hanno sfiduciato Casto: “Disagio inascoltato, noi mai complici”

E' una lettera aperta quella che i quattro consiglieri comunali che hanno sfiduciato il Sindaco di Nettuno Angelo Casto hanno voluto scrivere ai cittadini di Nettuno. Uno sfogo, dopo la sfiducia,

Il consigliere 5 stelle di Nettuno Daniela De Luca
Giuseppe Nigro

E’ una lettera aperta quella che i quattro consiglieri comunali che hanno sfiduciato il Sindaco di Nettuno Angelo Casto hanno voluto scrivere ai cittadini di Nettuno. Uno sfogo, dopo la sfiducia, per spiegare la situazione in cui si sono venuti a trovare e che non hanno potuto tollerare.

Ai nostri concittadini nettunesi

Avevamo un sogno, lo abbiamo condiviso, ci siamo sacrificati e impegnati, e lo stavamo realizzando: era quello di far risorgere Nettuno dal buio amministrativo dopo anni di malamministrazione subita dai nettunesi. Eravamo una squadra unita e coesa negli intenti. Avevamo una giunta formidabile che stava attuando pienamente il programma amministrativo che noi come portavoce avevamo presentato alla città.

Malaffare, corruzione ed interessi particolari erano stati esclusi dal governo della città.

Il consigliere 5 stelle Marco Montani

Il cambiamento promesso era in atto e in piena attuazione, ed era sotto gli occhi di tutti.

Ma questo evidentemente non è stato compreso e accettato da chi si è avvicinato e poi è stato eletto con il M5S pensando bene che fosse l’ennesima opportunità per portare avanti interessi di pochi a discapito dei cittadini. Per fare questo, però, andava fermata una gestione virtuosa che fino a quel momento aveva ascoltato e dato risposte concrete alla città.

Cosi l’11 marzo 2018 dieci consiglieri comunali di maggioranza sentenziano la nostra illegittima esclusione dal gruppo consigliare senza alcun confronto, sprezzanti di ogni regola scritta e non scritta, interna e non interna, escludendoci dalla redazione di un documento di “sfiducia” di 3 assessori nominati direttamente dal Sindaco, interrompendo di fatto un percorso di corretta amministrazione e gettando la città in una situazione di profonda incertezza amministrativa.

Il consigliere Simonetta Petroni

Pertanto da quel momento, con il grave avallo del Sindaco, siamo stati inspiegabilmente considerati come nemici politici, come se fossimo stati eletti in opposizione.

Questo nuovo scellerato corso di vecchia politica creato dai dieci si è concretizzato davanti gli occhi di tutti nei fatti e negli atti durante il drammatico consiglio comunale per l’approvazione del bilancio di previsione, nel verbale dei preventivi dei consiglieri comunali per opere pubbliche redatti durante riunioni di maggioranza, e nella “strana” attività successiva alle dimissioni della vecchia Giunta con Decreti Sindacali di surroga di un dirigente per un solo giorno (!), e proprio in quel giorno si adottavano atti che andavano a sbloccare situazioni e appalti già bloccati in precedenza dalla vecchia Giunta e dal TAR, e che sono a tutt’oggi al vaglio degli inquirenti.

Questo modo di fare e di agire non poteva e non può essere da noi tollerato.

Cari nettunesi il gruppo consigliare m5s di Nettuno era da tempo infiltrato dalla vecchia politica, come confermato e mai smentito dalle dichiarazioni della stessa opposizione che ha invitato il Sindaco ad un confronto pubblico.

Abbiamo più volte urlato il nostro disagio nelle riunioni di maggioranza, scrivendo ai giornali, e allo stesso Staff del M5S. Siamo rimasti inascoltati nonostante le numerose prove documentali fornite a sostegno di quel che denunciavamo. E questo metodo non più coretto dell’agire amministrativo, vedesi preventivi e filoni di indagini in corso, a causa di scelte ed azioni non condivise, ci ha costretto a rassegnare le nostre dimissioni ovverosia un gesto libero e costituzionalmente garantito.
Non abbiamo fatto nessun accordo con l’opposizione, ci siamo presi la responsabilità pubblica e politica non volendo in alcun modo essere complici con le nostre persone di un Sindaco non più libero nel suo agire politico amministrativo, eletto e sostenuto anche da noi e che di fatto ci aveva condannato politicamente a stare all’opposizione.

Forse non ha considerato che eravamo e siamo persone libere, non attaccati alla poltrona (come abbiamo dimostrato) e soprattutto senza interessi personali.

Daniela De Luca

Marco Montani

Giuseppe Nigro

Simonetta Petroni