Brindisi fino a tarda notte, pic nic sul marciapiede, rumori, liti, bottiglie spaccate sui muri. Questo lo spettacolo a cui ogni giorno assistono commercianti e residenti di via Cavour a Nettuno, che devono convivere con quello che è diventato un vero e proprio accampamento di senza tetto. Probabilmente le persone che fino al 15 aprile dormivano presto i locali della stazione, con l’avvio dei lavori hanno subito uno ‘sfratto’ ed hanno pensato bene di mettersi a dormire nell’incavo di un’attività commerciale, al momento sfitta, all’altezza dell’incrocio con via De Gasperi, che porta dritta sotto al Comune di Nettuno. “Se non ricordo male – ci spiega un residente esasperato – il Sindaco Casto aveva fatto un’ordinanza che vietava bivacco e accampamenti, ma queste persone stanno qui da quasi una settimana e nessuno è venuto neanche a controllare. L’altra sera uno di loro ha spaccato due bottiglie e le ha cominciate ad agitare in mezzo alla strada come manganelli, non ho neanche chiamato il 112 tanto ormai è spettacolo di tutti i giorni. Non ne possiamo davvero più. I bambini non possono neanche scendere da soli a comprare il pane”. “Mi sembrava che ci fosse anche il divieto di vendere alcolici dopo le 21 – aggiunge un altro – ma da molti negozi qui sotto non solo escono con birre, vino e chissà che altro a tutte le ore, ma vendono gli alcolici anche ai minori, senza prestare la minima attenzione. La verità è che nonostante i tanti annunci, qui non c’è alcun controllo”. “Il giorno almeno stanno tranquilli – dice un terzo – ma la sera dopo le 20, verso le 21, è terra di nessuno e se chiamiamo il 112 quando arrivano le forze di polizia sono tutti scappati. Qui bisogna risolvere la situazione perché andare avanti così è impensabile”.
Senzatetto accampati su via Cavour a Nettuno, residenti esasperati
Brindisi fino a tarda notte, pic nic sul marciapiede, rumori, liti, bottiglie spaccate sui muri. Questo lo spettacolo a cui ogni giorno assistono commercianti e residenti di via Cavour a Nettuno, che devono convivere con quello che è diventato un vero e proprio accampamento di senza tetto
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