C’era chi aveva predetto che la Poseidon avrebbe lavorato a regime ridotto e così è stato. La società partecipata del Comune di Nettuno resta ferma, ormai da tempo e il livello dei servizi prestati è in crollo verticale. Alle porte di maggio, inoltre, mancano ancora i tanto agognati disciplinari che dovrebbero regolare il lavoro degli operai e del personale impiegatizio. A quanto pare, dopo le discussioni di inizio mandato tra chi voleva una Poseidon attiva e operativa e chi invece mirava solo a ridurre i costi, la situazione si è invertita. A prevalere, all’inizio, è stata l’esigenza dell’Amministrazione grillina di mostrare una città più pulita e curata e su questo si è investito. Verde sempre tagliato, fiori e arredi urbani decorosi. Oggi invece, la situazione si è capovolta. Dopo l’addio dell’ex Presidente Cesarini e della prima giunta, prevale nei fatti la linea dell’ex assessore al Bilancio Giuseppe Aquino, attuale Revisore dei conti della società, con un ruolo molto ampio nella gestione. Anche tra il personale ci sono malumori legati ad una situazione di incertezza che non piace a nessuno.