Il consigliere regionale e responsabile degli Enti locali per il movimento 5 stelle Valentina Corrado ieri sera è venuta a Nettuno per discutere con il Sindaco Angelo Casto della crisi comunale che sta mettendo in imbarazzo il Movimento a livello provinciale e non solo. Dopo la prima visita, all’indomani del crollo della giunta storica di Casto legata ad un documento firmato da dieci consiglieri che chiedevano la testa di tre assessori, infatti, la situazione è solo peggiorata ed oggi sembra di essere vicinissimi ad un punto di non ritorno.
Nessuno sembra più pronto a puntare sulla tenuta del Sindaco di Nettuno ma c’è già chi invece chi scommette sulla data della fine di questa esperienza. L’amministrazione Casto, dalla caduta della prima giunta, non ha prodotto più alcun atto per la città ma si sta limitando a portare avanti le questioni avviate dalla squadra formata da Daniele Mancini, Nanda Salvatori, Guido Fiorillo, Stefano Pompozzi e Simona Sanetti.
Non è dato sapere di cosa si sia discusso ieri sera a casa del Sindaco Casto, mentre è certo che si sia trattato di una riunione fiume, prolungata molto oltre le previsioni. Quello che si sa è che erano invitati a partecipare anche i quattro consiglieri che sono ancora in attesa che il Sindaco faccia chiarezza sulle violazioni del regolamento dei 5 stelle rispondendo a delle precise domande che gli sono state poste. Ma l’invito a partecipare è stato declinato. I quattro, esclusi dal documento con cui si chiedeva la testa dei tre assessori, non intendono sedersi a nessun tavolo di confronto con il Sindaco e i dieci coinvolti in diverse questioni controverse. Dalla firma di un verbale di maggioranza in cui si parla di Preventivi portati da consiglieri eletti, fino alla rivelazione del consigliere di opposizione Claudio Dell’Uomo che in consiglio comunale ha detto al Sindaco che alcuni consiglieri della sua maggioranza da mesi fornivano spunti all’opposizione per attaccare la giunta di cui è alla guida. La Corrado, che è informata di ogni dettaglio, e che sta seguendo diverse amministrazioni prossime al voto, tra cui Anzio, è chiaramente intenzionata a garantire la sopravvivenza della giunta Casto, almeno fino a giugno, per non danneggiare tutti gli altri. Sul tavolo anche delle relazioni per chiedere il ritiro del Simbolo al Sindaco di Nettuno. Il crollo di un comune a guida grillina certamente non può fare piacere a nessuno degli esponenti a 5 stelle nei Comuni prossimi al voto. Tuttavia Casto, questa mattina, presentandosi alle cerimonie della Festa di Liberazione con il consigliere Monti (espulso in malo modo per non aver votato il bilancio, revocato direttamente dal Sindaco da tutte le commissioni comunali per il ‘tradimento’ inflitto alla maggioranza e infine riammesso dopo una pallida lettera di scuse) non sembra cercare la pace e nemmeno una tregua con i quattro consiglieri ‘duri e puri’ del Movimento 5 stelle. L’immagine di Casto e Monti abbracciati e sorridenti per la strada è quasi surreale alla luce dei trascorsi tra i due, noti a tutti, e delle parole che il Sindaco ha pronunciato in consiglio comunale, davanti a tutti, chiedendone l’espulsione. Con questa dimostrazione pubblica di affinità e vicinanza è evidente che il Sindaco ha voluto dare un ulteriore schiaffo a chi gli sta facendo notare con forza che sta calpestando tutte le regole del Movimento di cui, a Nettuno, è guida politica e garante. Una sfida quella di Casto, lanciata ai quattro che hanno il potere di mandarlo a casa, e ha tutta l’aria di un’incitazione a chiudere l’ossigeno. Ma i 5 stelle, è importante ricordarlo, hanno le loro regole ed il Sindaco con questo ‘dettaglio’ dovrà farci i conti fino all’ultimo.