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Festa della Liberazione, “passeggiata della pace” tra il Sindaco di Nettuno e Monti

Coglie dell'occasione della Festa della Liberazione a Nettuno il sindaco Angelo Casto per "mettere in piazza" la crisi che attanaglia la sua maggioranza. Lo fa portandosi in "passeggiata" per la commemorazione le targhe dedicate alla Resistenza, il consigliere comunale Cinque Stelle Claudio Monti, accompagnato dal consigliere Diego Tortis

L'ex Sindaco Casto dopo il 'perdono' con i consiglieri Monti, Tortis e Lucci

Coglie dell’occasione della Festa della Liberazione a Nettuno il sindaco Angelo Casto per “mettere in piazza” la crisi che attanaglia la sua maggioranza. Lo fa portandosi in “passeggiata” per la commemorazione le targhe dedicate alla Resistenza, il consigliere comunale Cinque Stelle Claudio Monti, prima espulso direttamente da Casto e poi riammesso nel gruppo consiliare, accompagnato dal consigliere Diego Tortis, spesso assente in consiglio e per questo dato tra i dissidenti in questi anni di legislatura, alla presenza anche del consigliere Roberto Lucci.

Al momento dell’arrivo al monumento ai caduti di Piazza Battisti si è aggiunto anche il consigliere di maggioranza Donato Gallina. Secondo indiscrezioni sono proprio loro tre (Monti, Gallina e Tortis) i consiglieri di maggioranza che nei mesi scorsi avrebbero “imboccato” l’opposizione per presentare in consiglio comunale domande e interrogazioni per infastidire l’amministrazione Casto.

Il loro comportamento rispetto all’etica Cinque Stelle è alla base di due delle quattro domande poste al sindaco Casto dai quattro consiglieri fedelissimi del Movimento che non ci stanno a veder calpestate le regole e i principi alla base de gruppo che fa riferimento a Beppe Grillo. Una vera provocazione quella di Casto, rivolta evidentemente ai quattro che hanno guià tagliato i ponti con lui e con il gruppo consiliare grillino che ha sfiduciato l’ex giunta, e che fa prendere corpo le teoria avanzata da più di qualcuno tra i grillini stessi, e cioè che il sindaco Angelo Casto, stanco di questa esperienza amministrativa, voglia esasperare i quattro fino alla sfiducia.