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Caso Monti, il Sindaco di Nettuno Casto dal pugno di ferro al… perdono

”Ho letto le dichiarazioni del consigliere m5s Claudio Monti nelle quali è emerso un segno di maturità anche politica. A mio avviso i punti cardine tracciabili nelle parole di Claudio sono equilibrio, misura e buon senso comprensibili

Il Sindaco Angelo Casto

”Ho letto le dichiarazioni del consigliere m5s Claudio Monti nelle quali è emerso un segno di maturità anche politica. A mio avviso i punti cardine tracciabili nelle parole di Claudio sono equilibrio, misura e buon senso comprensibili e chiare, pubblicamente dette da chi ha capito di aver commesso un errore e di aver avuto il coraggio di sottolinearlo. Non è da tutti poiché dati i nostri limiti umani, chiedere venia, ammettere l’errore è segno di grande coraggio morale”. Questa la replica del Sindaco di Nettuno Angelo Casto che, con senza colpo ferire, con il consigliere Monti passa dal Pugno di ferro alla mano di piuma.

Casto, che ancora una volta sorprende per la rapidità con cui cambia idea, non solo riaccoglie il consigliere fedifrago che lo aveva umiliato al punto di non votare il Bilancio e di arrivare a chiedere all’opposizione di uscire dall’aula consiliare, ma lo riabilita parlando di ‘grande coraggio morale’. Monti, lo ricordiamo, è lo stesso consigliere di cui ha chiesto l’espulsione al Movimento 5 stelle con una lettera formale. Non solo, è lo stesso consigliere che ha revocato da tutte le commissioni. E che, in consiglio comunale ha dichiarato essere fuori dal gruppo di maggioranza. Parole che oggi non hanno più alcun significato.

Erano giorni che il gruppo di dieci consiglieri stava facendo pressing sul Sindaco per il rientro di Monti, recupero imposto ad un Primo cittadino che non ne voleva sapere ma che infine, ha capito, che la questione poteva diventare la pietra tombale del suo mandato. Casto ha dovuto fare marcia indietro, accogliendo una lettera di scuse, in cui di fatto, Monti, non si scusa di nulla ma chiede solo ‘il beneficio del dubbio’ sulle motivazioni del suo operato. Una scenetta, quella della riappacificazione sulla stampa, assolutamente necessaria, a fronte del dissenso di altri quattro consiglieri comunali, che non sembrano digerire il nuovo corso della giunta in cui il Sindaco sembra sempre più ostaggio delle richieste dei firmatari del documento grazie al quale è stata azzerata la giunta. Un’altra vittoria dei dieci è il recupero di Monti. E meno male che il Sindaco, dopo la cacciata, ha compreso che stava perdendo un elemento “pieno di equilibrio, misura e buone senso” di “maturità politica” e “coraggio morale”. Non è chiaro se siano state proprio queste doti a fargli bocciare il bilancio dell’Amministrazione di cui Casto è alla guida.