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Crisi a Nettuno, i 5 stelle dei Comuni prossimi al voto sollecitano la Regione

La crisi politica dei 5 stelle a Nettuno inizia a dare fastidio non solo ai grillini locali, innervositi da una situazione di tensione che non si riesce a risolvere, ma anche a tutti gli altri comuni della zona che si preparano al voto di giugno

Il Sindaco Angelo Casto

La crisi politica dei 5 stelle a Nettuno inizia a dare fastidio non solo ai grillini locali, innervositi da una situazione di tensione che non si riesce a risolvere, ma anche a tutti gli altri comuni della zona che si preparano al voto di giugno. Nelle prossime ore anche Anzio, finalmente, dovrebbe avere la sua lista certificata, ma mentre dal Comune neroniano non vola una mosca sulla situazione del comune ‘cugino’ per ovvi motivi (compresi i rapporti già tesi tra i Meetup grazie alla presentazione di una lista a guida dell’ex assessore della giunta Casto, Stefano Pompozzi, nel comune neroniano, antagonista a quella dello storico Meetup che ha invece puntato sul nome di Rita Pollastrini) da altri gruppi sono arrivate richieste di chiarimento in Regione. In sostanza i 5 stelle delle Amministrazioni limitrofe hanno chiesto ai responsabili regionali del partito di tenere a freno ‘il crollo’ di immagine dell’Amministrazione Casto, travolta in queste settimane da una serie di eventi spiacevolissimi. Prima la caduta della giunta, poi il documento segreto dei dieci consiglieri che chiedevano la testa degli assessori, la cui esistenza e stata negata fino all’ultimo minuto (infine il documento è finito alla stampa ed è stato pubblicato ovunque). Quindi il clamore mediatico per il voto di bilancio, reso possibile solo grazie all’opposizione, l’espulsione da parte del sindaco del consigliere Monti (contestata dai suoi) e ancora le intimidazioni in consiglio ad opera di un neo nominato assessore di fiducia del Sindaco. L’escalation infinita è continuata con le lettere aperte di quattro consiglieri a 5 stelle, che fanno fatica a riconoscersi nel nuovo ‘metodo’ adottato dal Sindaco Casto dopo le dimissioni della sua giunta. Infine, ultimo ma non meno importante, il ‘caso’ dei preventivi  presentati dai consiglieri comunali grillini e finiti addirittura in un verbale di maggioranza sottoscritto dal Primo cittadino che hanno alzato il livello di imbarazzo alle… stelle. Una sequenza di eventi da capogiro per una giunta che per 18 mesi aveva fatto parlare di se solo per le opere messe in campo per i cittadini. Oggi, ciliegina sulla torta, arriva la chiesta di consiglio comunale da parte dell’opposizione che vuole fare luce sulla questione dei preventivi e propone una commissione d’inchiesta. Alcuni dei Meetup provinciali hanno chiesto un intervento ai referenti regionali per frenare Casto, almeno fino al voto e garantire il giusto ‘clima politico’. E malumori nei confronti del Sindaco non mancherebbero anche da parte di chi a Nettuno, per invitare alla calma la maggioranza, ci è già venuto e i cui consigli non sembrano essere stati presi nella dovuta considerazione. Ora resta da vedere se ci saranno concreti interventi dall’alto per evitare ulteriori problemi a Nettuno che potrebbero essere davvero dannosi per chi si prepara ad affrontare una delicata campagna elettorale.