Il Presidente del consiglio regionale del Lazio Daniele Leodori, il politico più votato del Pd alla Pisana, è tornato ieri sera ad Anzio per incontrasi con i suoi sostenitori e ringraziare gli elettori che gli hanno dato fiducia. Anche un modo per dimostrare di volersi impegnare in modo rinnovato ad Anzio e Nettuno, considerate bacino di voti per il centrodestra. In sala tantissimi esponenti del partito, tra cui il consigliere comunale di Nettuno Giacomo Menghini, poi invitato a prendere la parola, Daniele Reguiz, Mirko Sannini, Mari Teresa Lo Fazio.
L’appuntamento era alle 18,30 al Lido Garda. Ad aprire il dibattito Nicola Burrini. “Avevamo promesso che Laodori sarebbe tornato dopo il voto per ascoltare e ringraziare i cittadini ed eccolo qui”. “Grazie a tutti coloro che ci hanno scelto – ha detto Leodori – e che hanno capito il nostro lavoro al di là dei facili populismi. Molto abbiamo fatto e molto c’è da fare ma ora non partiamo da zero. Partiamo dall’ottimo lavoro svolto per dare tante risposte ai cittadini del Lazio. Anche su Anzio – ha aggiunto in riferimento al voto locale, dobbiamo preparaci bene tutti nella direzione giusta per creare una coalizione competitiva. Sono a disposizione dei territori della provincia perché l’antipolitica si combatte con la politica e proprio il Lazio è in contro tendenza perché i cittadini hanno capito che abbiamo gettato le basi e siamo pronti ad andare avanti”. Ancora più chiaro Aurelio Lo Fazio. “In quadro politico locale con al destra frammentata, i grillini che ancora no sanno chi sarà candidato, anche la sinistra, purtroppo è spaccata.
E’ stato portato avanti con difficoltà un tavolo di confronto rissoso, faticoso e finto. La politica parte dai programmi si allarga il quadro poi i candidati. Purtroppo qui è stato fatto l’opposto. Si è partiti tutti da autocandidati e la frammentazione delle liste è stata dura, ora si deve fare in modo di rimettere insieme i cocci. Credo nel Pd ma bisogna dire le cose che non vanno. Questa segreteria non è stata in grado di portare avanti una concertazione degna di questo nome ed ha spaccato il partito e il centrosinistra. Non si può dare la città in mano a chi l’ha rovinata. Domani in consiglio passa il piano del centro urbano che non abbiamo neanche avuto modo di visionare. Il capogruppo Pd ancora non ci risponde. Dobbiamo far si che nel partito e nella coalizione le massime forze si devono coagulare. La carta vera, ricordiamolo, si gioca al secondo turno, dobbiamo dare un governo serio alla città, non come i comuni limitrofi. Dobbiamo fare una proposta per una lista seria, importante, in grado di dare forza al candidato sindaco scelto e cercare alleati. Non siamo la mosca cocchiera di nessuno e non stiamo qui a giocare di rimessa”.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.