Home Politica Il Sindaco Casto contestato dai suoi chiede la fiducia su whatsApp

Il Sindaco Casto contestato dai suoi chiede la fiducia su whatsApp

La crisi amministrativa e consiliare a 5 stelle del Comune di Nettuno, che raccontiamo da settimane e che è stata negata fino all'ultimo consiglio comunale, è esplosa oggi sui social con quattro lettere aperte inviate al Sindaco Angelo Casto da altrettanti consiglieri.

La crisi amministrativa e consiliare a 5 stelle del Comune di Nettuno, che raccontiamo da settimane e che è stata negata fino all’ultimo consiglio comunale, è esplosa oggi sui social con quattro lettere aperte inviate al Sindaco Angelo Casto da altrettanti consiglieri.

A metterci la faccia e a rompere l’argine del silenzio sulle contestazioni legate al ‘metodo’ di confronto del primo cittadino sono stati i consiglieri Daniela De Luca, il cui malessere è stato visibilissimo in consiglio comunale, il Presidente del consiglio comunale Giuseppe Nigro e i consiglieri Simonetta Petroni e Marco Montani. Tutti hanno usato toni simili per sollevare diversi problemi gravissimi di cui danno ampia responsabilità al Primo cittadino.

I quattro per prima cosa fanno presente che “quello che hanno visto e sentito, non è più condivisibile ed accettabile”. Il riferimento è al comportamento dell’Assessore Cataldo in consiglio comunale, quando ha intimidito il consigliere Dell’Uomo, ma anche al comportamento del Sindaco stesso, rimasto in assoluto silenzio. “Tu – hanno scritto i quattro a Casto – pur avendo affermato, per ben due volte di aver sentito le parole proferite dal neo assessore Cataldo, non hai agito come primo cittadino garante e come uomo di legge”.

Un’affermazione è che impossibile ridurre, come fa Casto nella sua replica, a “solo un po’ di malumore”.

Ma non finisce qui. I consiglieri contestano il ‘metodo’ di confronto, scelto dai consiglieri all’inizio dell’avventura e “più volte derogato e violato sotto i Tuoi occhi e con il Tuo silenzio”. “Molti consiglieri hanno agito ed agiscono, sia singolarmente sia in gruppetti, non nella propria sfera privatistica e/o personale, ma usando impropriamente il ruolo di pubblici amministratori eletti nel M5S, con gravi ripercussioni sull’immagine del gruppo. Questo, è accaduto – sottolineano i quattro – per la Tua omissione rispetto al ruolo di garante che dovevi rivestire”. 

Il Sindaco Casto viene quindi pesantemente ‘bocciato’ dai quattro nel suo ruolo di garante del Movimento e delle sue regole e anche nel suo ruolo di Sindaco e uomo di legge.

Sulle indagini in corso i quattro sono ancora più chiari: “il solo fatto che la mia persona possa essere accomunata a ciò, mi inorridisce e non posso tollerare oltremodo”. I quattro hanno quindi preso le distanze “dai 10 consiglieri autori del documento, con il quale si chiedeva la “testa“ di tre assessori, che (…) così facendo si sono allontanati da una corretta condotta consona all’etica pubblica ed ai valori morali del M5S”.

 

I quattro consiglieri poi, aprono alla comunicazione “renderò pubblico – hanno scritto – ai cittadini quanto sarà oggetto di scelte politiche alle suddette riunioni che non siano conformi al metodo M5S”. Il Sindaco Casto, infine, da tutti e quattro è chiamato a “fare chiarezza sul corretto agire di tutti i consiglieri appartenenti proprio al M5S Nettuno, perché come ben sai le regole sono regole e a nessuno è dato di derogare alle stesse”. Quelle stesse regole che Casto stesso, hanno scritto chiaramente i consiglieri, ha già contravvenuto.

Non una parola, nella replica del Sindaco Casto, sulle gravi contestazioni mosse. Non una parola di scuse per il consigliere Dell’Uomo, non una parola per difendersi rispetto alle sue omissioni, notate dai cittadini, dalla stampa e ora è chiaro, anche da alcuni suoi consiglieri comunali.
Il Sindaco parla di sabato italiano, e poi pensa bene, alla luce della sofferenza manifestata dai quattro, di mandare a tutti un messaggio whatsApp per chiedergli sei con me Si o No? Una tecnica tutta nuova di confronto politico che ricorda quando alle elementari ti volevi fidanzare con il compagno di banco. Si o No? Senza il coraggio di affrontare la contestazione. Si o No? Su WhatsApp. Non una telefonata, un confronto una apertura al dialogo. Il Sindaco ‘scopre’ questa mattina i malumori dei suoi, tanto dirompenti da arrivare sulla stampa come lettere fiume e affronta la crisi tramite messaggio. Un ultimatum a scatola chiusa, la fiducia senza confronto, senza dire che le cose cambieranno, che ci sarà più spazio per cercare di capirsi.

Il Sindaco Casto ha detto in consiglio comunale di aver chiesto la fiducia ai suoi, a tutti tranne uno (Monti). Ha detto di pretendere l’unanimità. Basta uno solo, ha detto. E’ possibile che quella di oggi non sia una sfiducia. Certamente non è fiducia. Sempre in attesa che arrivino le risposte alle contestazioni mosse, magari anche su WhatsApp.