Home Politica Sofferenza dei consiglieri 5 stelle a Nettuno, Petroni: “Sindaco fai chiarezza”

Sofferenza dei consiglieri 5 stelle a Nettuno, Petroni: “Sindaco fai chiarezza”

"Caro Sindaco, perché Tu sei il mio Sindaco, ho riflettuto a lungo prima di scrivere questa mia, ma la situazione ed il metodo sin qui attuato ed adottato è divenuto per me oramai insopportabile

L'ex consigliere a 5 stelle Simonetta Petroni
Nel giro di pochi minuti una seconda lettera aperta, inviata al Sindaco casto arriva da un consigliere di maggioranza. Sullo stesso, durissimo, tenore della precedente.
“Caro Sindaco, perché Tu sei il mio Sindaco, ho riflettuto a lungo prima di scrivere questa mia, ma la situazione ed il metodo sin qui attuato ed adottato è divenuto per me oramai insopportabile, e per questo quale portavoce del M5S,  sento il dovere nei confronti della città di prendere una posizione ufficiale personale e politica , su quello che ho visto e sentito, che per me non è più condivisibile ed accettabile.
Come si  può pensare che sia corretto metodo dell’agire amministrativo e che si possa  condividere come  portavoce del M5S e come cittadina, che l’istituzione del consiglio comunale, massima espressione della democrazia, venga dileggiata ed al tempo stesso usata per fini non nobili, e che consiglieri comunali sminuiscano ciò che io ho ritenuto gravissimo.
Sai bene che durante la sospensione del consiglio comunale, quando eravamo riuniti nella Tua stanza per discutere della mozione presentata dall’’opposizione per fare chiarezza sulla nomina ad assessore di Stefano Cataldo, mi sono trovata di fronte ad una vera e propria corrente consiliare, che in spregio di principi di etica pubblica, di trasparenza e di opportunità non solo politica, faceva finta di non comprendere la gravità dei fatti e delle parole e difendeva solo la posizione di chi deve per forza difendere l’indifendibile.
Di fatto è  accaduto ciò che con preoccupazione Ti aveva predetto la collega De Luca, ma che Tu pur avendo affermato, per ben due volte di aver sentito tali parole, non hai agito come primo cittadino garante , al fine di ristabilire un clima di tranquillità all’interno dell’assise consiliare. Il problema appunto consiste nel metodo, quello previsto dallo statuto del gruppo consigliare M5S e sottoscritto ed approvato  da tutti all’inizio di questa avventura, e sia quello previsto dal M5S  per una propria amministrazione locale.
Questo metodo, questo vincolo comune, è stato più volte derogato e violato sotto i Tuoi occhi  e con il Tuo silenzio. 
Purtroppo però non è più una questione di carattere interno al Tuo gruppo di maggioranza, bensì  come ho descritto sopra , investe direttamente ormai da qualche settimana l’azione amministrativa, poiché molti consiglieri hanno agito ed agiscono, sia singolarmente sia in gruppetti, non nella propria sfera privatistica e/o personale, ma usando impropriamente il ruolo di pubblici amministratori eletti nel M5S, con gravi ripercussioni sull’immagine del gruppo M5S, di cui anche io faccio parte; basta leggere i giornali degli ultimi 20 giorni, ma soprattutto ascoltare i commenti dei cittadini.
Questo purtroppo è accaduto, consentimi, per la Tua omissione rispetto al ruolo di garante che dovevi rivestire. Mi riferisco ad una lunga serie di eventi e di atti che hanno visto protagonisti alcuni consiglieri M5S, e sui quali stanno intervenendo quotidianamente organi di polizia giudiziaria e/o di controllo amministrativo: di quello che leggo non ne ho conoscenza alcuna, ma il solo fatto che la mia persona possa essere accomunata a ciò, mi inorridisce e non posso tollerare.
Mi vedo costretta, quindi, a prendere le pubbliche distanze dai 10 consiglieri autori del documento segreto, con il quale si chiedeva la “ testa “ di tre assessori, che ha aperto improvvisamente la crisi politica della maggioranza M5S a Nettuno; mi riferisco proprio a loro, Sindaco, che per primi  hanno derogato alle procedure previste dalla nostra base statutaria e così facendo si sono allontanati da una corretta condotta consona all’etica pubblica ed ai valori morali del M5S .
Caro Angelo, non avrei mai creduto né immaginato di dover scrivere questa lettera aperta, ma purtroppo non posso più esimermi dal farlo, non permetterò ad altri di danneggiare il mio nome a Nettuno, con comportamenti irresponsabili , superficiali  e risultato di una inadeguatezza al proprio ruolo pubblico.
Ritengo  che il fatto di avermi informata solo successivamente dell’esistenza del documento segreto, poiché  redatto dai 10 consiglieri in spregio al metodo M5S, il Tuo farlo proprio durante il consiglio comunale, sia stato un grave atto lesivo dei principi che finora abbiamo condiviso. Questi limiti di comportamenti personali , non hanno danneggiato alcuno fin quando erano ammortizzati appunto da un metodo di condivisione che costituiva una garanzia di correttezza , trasparenza e legalità.
In mancanza di questi valori, invero, mi sento svincolata dall’agire “anomalo” degli altri consiglieri, (sono fortemente  preoccupata del declino verticale dell’immagine del M5S Nettuno e delle conseguenze che avrà sulla citta), come da notizie stampa, atti , fatti istituzionali e  dichiarazioni pubbliche, tra l’altro mai smentite, che quotidianamente minano la mia persona.
Resto fedele, comunque, come ho sempre fatto ai miei sani principi ed ancora al progetto, alle idee ed all’attuazione del programma del M5S, unico mio obbiettivo che ancora mi vincola a rimanere nelle funzioni di consigliere comunale, per cui ho ricevuto il mandato elettorale dai cittadini di Nettuno e che voglio portare a termine.
Io credo nella trasparenza e nella democrazia partecipata, ma da qualche tempo mi ritrovo a confrontarmi con riunioni segrete e documenti privi di valore e significato.
Sai bene che quel documento segreto non mi è stato esibito , perché l’avrei strappato  in quanto offendeva un lavoro ben fatto che si poneva contro gli interessi della vecchia politica. Caro Angelo, sono costretta mio malgrado  a rendere pubblica  questa lettera perché il “metodo” di operare ha stravolto la realtà fattuale dove non è più comprensibile chi è nel corretto agire e chi invece farebbe bene a fare ammenda.
Caro Angelo, Ti sembra normale che uno dei 10 consiglieri faccia ricorso contro una decisione del  proprio sindaco, che era espressione della maggioranza del gruppo ma che ad oggi ancora non ha prodotto il documenti di sfiducia che Tu hai pubblicamente reclamato in assise? Parteciperò alle riunioni interne di gruppo non accettando il nuovo “metodo” introdotto, che Tu appoggi, non condividerò nulla che sia contrario al programma politico-amministrativo ed alla volontà dei cittadini che rappresento.
Ritengo che ogni pubblico amministratore deve assumersi le responsabilità delle proprie scelte di fronte alla città in ossequio al principio di trasparenza a quello del ruolo di portavoce dei cittadini stessi.
Ebbene, caro Sindaco Tu sei responsabile e detentore unico del logo M5S e del rispetto dei suoi valori, e soprattutto responsabile della fiducia che hanno riposto in te i cittadini. Ti invito sin da subito a fare chiarezza sul corretto agire di tutti i consiglieri appartenenti proprio al M5S Nettuno, perché come ben sai le regole sono regole e a nessuno è dato di derogare alle stesse, men che mai di consentirne la deroga con personalismi che sono inaccettabili nella democrazia e nello spirito di gruppo: “ogni volta che deroghi  ad una regola praticamente la cancelli” ( G. Casaleggio). 
Quanto ti sto scrivendo non è assolutamente un atto di sfiducia, consideralo come una sofferenza, un senso di disagio. Ti invito a non dare responsabilità diverse da ciò che è stato letteralmente affermato in difesa della mia immagine ed integrità personale.
Caro Sindaco, sono Simonetta Petroni, nettunese non per nascita ma per scelta, voglio il bene della mia città e la difenderò davanti a chiunque voglia aggredirla per indicibili fini.
Firmato Simonetta Petroni, consigliere eletto portavoce del M5S