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Il Sindaco propone lo sconto sulla Tari al Borgo, l’opposizione: “Si ma a tutti”

Il Sindaco di Nettuno ha proposto per tre anni il mancato pagamento della Tari per le nuove attività che si apriranno al Borgo medievale, solo se si tratta di attività artigianali. Il consigliere del Pd Giacomo Menghini

L'opposizione consiliare a Nettuno

Il Sindaco di Nettuno ha proposto per tre anni il mancato pagamento della Tari per le nuove attività che si apriranno al Borgo medievale, solo se si tratta di attività artigianali. Il consigliere del Pd Giacomo Menghini ha subito annunciato che non voterà la decisione per via dell’espulsione del consigliere a 5 stelle Claudio Monti dalla commissione, atto che per Menghini non è legittimo. Ancora più rigida la posizione del consigliere di opposizione Enrica Vaccari. “Al borgo le attività sono contingentate – ha detto – mi ricordo di aver votato questo documento. Altrimenti si vende fumo. Non si possono aprire nuove attività per via di un regolamento esistente. Forse è il caso di verificare sennò si approva il libro delle favole”. Il Presidente del consiglio comunale Giuseppe Nigro osserva che si può approvare l’atto di indirizzo e poi, se davvero c’è questo regolamento, si può cambiare. “Mi metto le mani nei capelli – ha replicato la Vaccari – prima facciamo la sella e poi compriamo il cavallo”. “E’ solo una proposta – replica il Sindaco – un indirizzo politico, di cui va verificata la fattibilità”. Il consigliere Genesio D’Angeli si è detto invece d’accordo per andare incontro ai commercianti che aprono, ma il suo intervento a più ampio spettro, anche sulla crisi politica, è stato stoppato dal Presidente Nigro che lo ha invitato a restare sul tema. “Non ci sono commercianti di seria A e di serie B – ha detto invece Lorenza Alessandrini – anche i commercianti di via Gorizia hanno patito tanti disagi e non hanno avuto sconti”. “Il consigliere Vaccari non ha bisogno di difesa – ha detto Eufemi – ma se non siamo certi che questa atto si possa fare perché lo dobbiamo presentare? Un provvedimento che toglie ad un pezzo di territorio e non a tutto le tasse. Alle stesse attività merceologiche si fanno trattamenti diversi sulle normative nazionali e regionali. Si dovrebbe essere sempre imparziali in questo caso non sarebbe così, sarebbe parziale e senza presupposti. Altra cosa è sindaco – aggiunge Eufemi – estendere il provvedimento a tutto il territorio comunale. Anche sul suolo pubblico si applicano tariffe diverse tra Borgo e Lungomare, non si capisce perché visto che ci sono stessi vantaggi, svantaggi e costi d’impresa. Anche questo andrebbe omogeneizzato. Ci sono profili non applicabili. Non perdiamo tempo a fare cose che non vanno bene, approfondiamo prima”.  A replicare il Segretario Alberto Vinci. “Non ci sono vincoli rispetto alle aperture – spiega – ma la questione sollevata da Eufemi va approfondita”. “Abbiamo fatto una commissione circa un mese fa – ha detto il consigliere Rodolfo Turano – in cui avevo chiesto delucidazioni ad un ex assessore rispetto all’economicità dell’imposta, vorremmo oggi una risposta sulla situazione e sul fatto se il risparmio di circa 40mila euro annunciato può essere investito su questi tagli oppure per riqualificare il settore. Resto in attesa di risposta”. Sulla stessa linea di Eufemi e Turano Lorenza Alessandrini che rilancia: “Vi chiedo se possiamo dimezzare la Tari per le vie limitrofe a via Gorizia per ovvi motivi legati ai problemi della chiusura negli ultimi tre anni, e valutare l’ampliamento per tutto il territorio sulle nuove aperture. Vi chiedo di valutare questa proposta e ridiscuterla ancora”. “Mi piacerebbe togliere le tasse ha tutti – ha detto il sindaco – ma non si può. Abbiamo pensato solo alle start up e per un breve periodo e dobbiamo valutare l’impatto economico e capire se si può fare”.