“A due giorni dall’uscita pubblica della candidatura di Luca Brignone sono arrivati tanti attestati di stima sia da alleati che da avversari politici e per questo ringraziamo tutti quelli che si sono fatti sentire anche per un augurio. Questo ci fa ben sperare per il clima politico che dovrà caratterizzare la campagna elettorale: sereno e nel merito delle problematiche di Anzio”. Lo scrivono in una nota stampa i rappresentanti di AnziOdiva, Art.1 – MDP Anzio e SI Anzio.
“Al tempo stesso – si legge ancora nella nota – però abbiamo ricevuto alcuni veti da forza politiche a noi vicine rispetto ai quali è opportuno chiarire. E’ assolutamente normale che in politica accada questo e non ci scandalizziamo, ma riteniamo comunque necessario fare alcune precisazioni: Non abbiamo mai pensato che le candidature debbano nascere da accordi pattizi fatti in tavoli chiusi. I tavoli che ci sono stati servivano a valutare la possibilità di convergenze politiche per dare alla città un unico fronte alternativo al centro destra. Queste convergenze non ci sono state purtroppo, perché ognuno ha i propri legittimi orizzonti politici, ed è inutile quindi forzare un qualcosa che non esiste. Peraltro non sono mancate le divisioni programmatiche, a partire dal progetto per il Porto, emblema dell’indirizzo che si vuole dare allo sviluppo di una città; Il nostro orizzonte politico è, ed è sempre stato, quello di rappresentare al meglio le battaglie fatte sul territorio, per Anzio, superando divisioni partitiche nazionali; Quella di Luca Brignone non è stata affatto un’autocandidatura, ma anzi è stata avanzata in primis dall’Associazione anziOdiva ed è stata messa a disposizione di una discussione franca, senza ricorrere a giochi e trucchi tipici di una politica stantia che vorremmo superare: forse proprio questo in qualche modo ci ha penalizzati; Nei confronti delle dichiarazioni di Roberto Alicandri di Alleanza Civica, vorremmo solo far presente che con loro non c’è stato alcun tavolo dopo il fallimento del percorso per la realizzazione del fronte allargato con il partito democratico e le altre liste civiche, per il semplice fatto che ci avevano dichiarato di avere altri obiettivi politici rispetto ai nostri. L’unico passaggio che abbiamo avuto l’accortezza di fare è stato quello di sentire direttamente Valerio Pollastrini per evitare di presentarsi con due candidature a sinistra; Nei confronti delle dichiarazioni di rifondazione comunista vogliamo solo dire che, pur sforzandoci di capire alcune motivazioni, siamo rimasti profondamente delusi dal fatto che attribuiscano a Luca Brignone una mancata discontinuità con le politiche del centro destra. Inutile poi entrare nel merito dei singoli passaggi fatti per arrivare alla candidatura. C’è una divergenza di fondo: a noi interessa Anzio, a loro il partito. Alla città poco importa dei veti, dei tavoli saltati, degli accordi, delle segreterie di partito, insinuare polemiche non serve a nessuno. I candidati ora devono proporre e confrontarsi con la città. Questo faremo fin da subito. Le porte sono aperte alle idee e alle persone, non alle polemiche”.