Home Politica Crisi politica a Nettuno, i consiglieri grillini uniti nella sfiducia a Monti

Crisi politica a Nettuno, i consiglieri grillini uniti nella sfiducia a Monti

In questi giorni di tensioni importanti nel gruppo consiliare a 5 stelle di Nettuno, attraversato da divisioni, antipatie personali, liti, discussioni e anche dalla fine di storici rapporti di amicizia e vicinanza,

In piedi il consigliere a 5 stelle Claudio Monti

In questi giorni di tensioni importanti nel gruppo consiliare a 5 stelle di Nettuno, attraversato da divisioni, antipatie personali, liti, discussioni e anche dalla fine di storici rapporti di amicizia e vicinanza, un punto fermo è stato rappresentato dalla discussione diretta dei singoli con il Primo cittadino Angelo Casto e da una riduzione del confronto interno a tratti ‘gelido’. Questo anche in vista del prossimo consiglio comunale, fissato per il prossimo 10 aprile, che salvo sorprese, e certamente con qualche distinguo, dovrebbe confermare la piena fiducia al Sindaco. Dopo settimane di confronto (alcune scelte non sono piaciute, altre non piacciono ancora oggi), in questi giorni si è ritrovata una sorta di unità grazie al documento, firmato praticamente da tutti, relativo alla richiesta di espulsione dal Movimento 5 stelle e quindi dalla maggioranza, del consigliere Claudio Monti che non ha votato il bilancio pur essendo presente in assise (Monti non ha votano neanche quello dello scorso anno) e che fa parte dello storico gruppo dei cosidetti dissidenti. A quanto pare nessuno dei consiglieri comunali grillini si è sottratto alla richiesta del Sindaco Casto di sottoscrivere la dura presa di posizione contro Monti, che nei giorni scorsi aveva chiesto di sottoporre a votazione la decisione sulla sua espulsione. Monti, che nei giorni scorsi è stato anche espulso da tutte le commissioni consiliari con decreto firmato proprio dal Sindaco (e giudicato illegittimo dal consigliere del Pd Giacomo Menghini che intende chiedere un parere al Prefetto), non ha incassato la solidarietà di nessuno dei suoi colleghi di banco, neanche di quelli più vicini, con cui ha condiviso molte battaglie. Non resta che attendere in assise l’epilogo di quello che sembra in divorzio annunciato e che dovrebbe essere ratificato dai consiglieri grillini proprio oggi.