L’ex giunta di Nettuno formata dal vicesindaco Daniele Mancini, i delegati all’Urbanistica Stefano Pompozzi, ai Lavori Pubblici, Guido Fiorillo, ai Servizi sociali Simona Sanetti e agli Affari generali Nanda Salvatori dimostrano dialogando tra loro e con i cittadini su Fb di essere ancora una “squadra” a prescindere dalla conclusione dell’esperienza alla guida dell’Amministrazione di Nettuno. E di essere ancora amici. A testimoniare un saldo rapporto di stima personale una serie di interventi sui social, corali e singoli, in cui si raccontano oggi con maggior dovizia di particolari e una maggiore scioltezza di dialogo rispetto a quando erano vincolati al ruolo istituzionale (e probabilmente a qualche diktat sulla comunicazione). Si scopre così che per l’ex assessore Pompozzi che replica ad una cittadina che ne ha apprezzato l’operato “questo è il momento della delusione ma arriverà quello della verità. Abbiamo creduto in un progetto e a degli ideali, ma abbiamo fatto male a credere nelle persone”. Anche la Sanetti non usa mezzi termini “siamo amareggiati ma uniti nella consapevolezza di quanto abbiamo dato a questa città.. la mia città! La verità è evidente a chi vuole vedere.. contano i fatti! Non abbiamo mollato mai, sacrificando noi stessi e le nostre vite! Abbiamo tralasciato famiglia e professione, sono salita in comune per adempire al mio dovere fino al giorno prima di partorire e sono tornata che ancora avevo i punti del cesareo, ho allattato nelle stanza della casa dei cittadini, mi sono tirata il latte e l’ho fatto dare con un biberon pur di non venire meno agli impegni presi.. potrei scrivere per me e per gli altri assessori all’infinito! Hai ragione sono fantastici, competenti ma soprattutto leali ed onesti!”. Un attestato di stima estremo che rende l’idea di cosa ha significato per ognuno di loro impegnarsi per la città. Anche Daniele Mancini non manca di mettere i puntini sulle i con degli attivisti che contestavano il metodo e il carattere del vicesindaco. “Gli assessori attuano il Programma presentato alla città – scrive Mancini – non fanno condominio ne bar, simpatie e antipatie non attengono all’agire amministrativo, per quello ci sono le leggi e regolamenti. Trovate altre scuse, per giustificare la verità…ossigeno chiuso per tutti. Onestà non si grida soltanto si attua nel fare quotidiano”. Non solo. “Il metodo che ho usato dal 2013 come organizer del Mu grilli nettunesi – ha poi aggiunto Mancini, in vena di puntualizzazioni – ha portato al successo del M5S a Nettuno da zero consiglieri eletti ad eleggere un sindaco 5 stelle e altri 15 consiglieri molti dei quali conosciuti 2 mesi prima delle elezioni e visti 2/3volte, eppure abbiamo dato e ho dato fiducia a tutti, apertura alla società civile. Un credito evidentemente non corrisposto perché ancora non si è compreso cosa è il M5S. Sono stato 12 ore al giorno per 2 anni. In comune, dove eravate? Tranne sporadiche apparizioni non ho visto nessuno ad aiutarci a sostenerci. Evento del 15 febbraio ultimo esempio, fatto tutto da solo. Di che condivisione parli? Non sai neanche cosa significhi…mi dispiace trovate altro perché c’è. Dite la verità”. Infine, sempre rispondendo ad un commento Mancini dice la sua sui consiglieri che hanno sfiduciato tre assessori e chiarisce delle dinamiche tra giunta e consiglieri mai semplici. “Trovami le regole violate che 10 consiglieri hanno eccepito nel documento presentato e sottoscritto al sindaco. Fatti dire quante riunioni congiunte sono state chieste e le presenze dei consiglieri in ognuna di esse interne e pubbliche. Fatti dire quanti consiglieri di maggioranza erano presenti alla esposizione delle linee guida del nuovo PRG su cui Pompozzi ha lavorato con alcuni membri della commissione urbanistica per 8 mesi. Erano 4! Lascia stare il M5S! – sottolinea Mancini che al Movimento è fedelissimo e sembra deluso da chi, pur eletto sotto il simbolo dei grillini non sembra averne sposato la filosofia – hai ragione è stata in altra storia. Comunque tanto per conoscenza per la condivisione, quella vera, abbiamo coinvolto la città direttamente (vedi Parcheggione). Per alcuni rapporti e circolarità informazioni c’è presidente consiglio e capogruppo… gli assessori fanno altro. Domanda ai consiglieri cosa ha chiesto Monti alla prima riunione di maggioranza: esclusione di Mancini dalle riunioni di maggioranza. Il giorno dopo la vittoria. Prima di parlare di mancanze informati sui fatti e gli atti…forse non sai cosa è successo prima durante e dopo il consiglio del bilancio”. E questa è una parte della storia che conosciamo già. nel frattempo l’assessore Salvatori, nonostante la delusione politica, pubblicizza tutte le iniziative del comune, molte delle quali sono frutto del suo lavoro e di quello dei colleghi, mentre l’assessore Fiorillo annuncia anche lui ai cittadini che avranno la pazienza di attendere, l’annuncio della verità su questa crisi politica. Non resta che attendere.