Home Politica Uniti per l’Ambiente contro il Comune di Anzio: “Si perde solo tempo”

Uniti per l’Ambiente contro il Comune di Anzio: “Si perde solo tempo”

Un Comune di oltre 60.000 abitanti, patria di Nerone, che vuole costruire un nuovo porto e che presenta  un bilancio 2018 di E. 77.191.612,19 distribuiti in tanti capitoli di spesa,  non riesce a trovare,  in tempi utili, qualche migliaio di Euro

La commissione speciale sulla Biogas

Riceviamo e pubblichiamo dal Comitato Uniti per l’Ambiente sulla questione Biogas

Un Comune di oltre 60.000 abitanti, patria di Nerone, che vuole costruire un nuovo porto e che presenta  un bilancio 2018 di E. 77.191.612,19 distribuiti in tanti capitoli di spesa,  non riesce a trovare,  in tempi utili, qualche migliaio di Euro per retribuire tre tecnici la cui nomina non è dovuta ad un’iniziativa peregrina ma è stata deliberata dal Consiglio Comunale all’unanimità. I tre tecnici non servono a soddisfare una necessità banale ma sono necessari per dare un po’ di luce ad un  Assessorato che ha dato e confermato in passato  i segni di cecità assoluta nel gestire alcuni problemi di importanza vitale per l’ambiente e per la gente che vi vive. Il Consiglio Comunale,  che ha reiterato un decisione simile presa, sempre all’unanimità, due anni orsono,  ha deliberato che i tre tecnici fossero incaricati entro 13 giorni dalla seduta in cui la decisione fu presa. Di giorni ne sono passati quasi 60 e la burocrazia del Comune di Anzio continua ad osservare il dito fregandosene completamente della luna. Colpa della Bassanini? Forse c’è anche qualche  responsabilità da parte della legge che separa nettamente le competenze fra politica e burocrazia,   ma un’amministrazione deve sempre avere lo strumento per operare in base alle reali esigenze e nei tempi utili ed efficaci. Quando si parlò  di discutere in Consiglio  la mozione proposta dal Coordinamento di Uniti Per l’Ambiente, tutti minimizzarono sull’impegno  finanziario che l’operazione avrebbe comportato, perché si trattava di un impegno finanziariamente insignificante;  poi, senza nemmeno interpellare i professionisti interessati, si è cominciato a parlare di mancanza di fondi e poi la palla fu rimbalzata da un ufficio all’altro; poi si è parlato delle procedure per “affidare” l’incarico, come se si volesse costruire il nuovo stadio di Anzio, infine si è deciso di pubblicare un annuncio di manifestazione di interesse, come se si trattasse della ricerca di esperti in costruzioni di villette a schiera. Insomma  la burocrazia si è messa di traverso e non si capisce il perché; o, meglio, si può solo immaginarne le ragioni. Una cosa è certa: l’Ufficio Ambiente che è responsabile tecnicamente e finanziariamente di gestire le tematiche del territorio e dovrebbe essere il prima fila nella difesa degli interessi della popolazione di Anzio nelle gabbie di bestie feroci che sono le Conferenze di Servizi, che decidono dell’assetto degli impianti sul  territorio, non ha dimostrato in passato di avere la capacità tecnica di farlo e ne tanto meno ha manifestato interesse ad acquisirla. Tale  Ufficio che, a suo tempo,  ha dato, in modo incomprensibile, il placet alla realizzazione della centrale di Biogas di via della Spadellata, che è posta a 300 metri da una scuola e da un centro abitato,  non si sa come intenda affrontare le complesse problematiche ambientali. Senza andare lontano: il giorno 8 maggio prossimo avrà luogo la terza sessione della Conferenza di Servizi relativa al progetto di  costruzione di un deposito di stoccaggio di rifiuti generici e pericolosi a Padiglioni; mi domando come si stia preparando l’Ufficio Ambiente a parteciparvi.  Se la burocrazia ferma la macchina,  la gente non ci stà e si mette a spingere per rimetterla in moto. Non ci sono soldi? Bisogna seguire procedure  che porterebbero alla selezione di persone diverse da quelle che i cittadini hanno proposto? Non c è problema: la burocrazia non può battere la logica e ne, tanto meno, i diritti della gente: Uniti Per l’Ambiente  darà vita ad una raccolta fondi per finanziare le spese sostenute dai due tecnici proposti; i  due professionisti,  che sono impegnati nel sociale attraverso proprie iniziative ambientaliste, rinunciano al loro onorario professionale pur di sostenere la causa di Uniti Per l’Ambiente e la Dirigente dell’Ufficio Ambiente, che non mi risulta abbia alcuna capacità nella complessa tecnica ambientale,  potrà continuare, con molta puntualità, a seguire procedure e normative per ricercare tecnici che le preparino le memorie e le osservazioni da utilizzare nella prossima Conferenza di Servizi; noi ci saremo e saremo curiosi di vederla  in azione nel fare quello per cui è generosamente pagata. Una segno di apprezzamento va rivolto al Giorgio Libralato e a Pasquale Milo, per la loro generosa disponibilità. Nell’acre contesto di una critica generalizzata all’Amministrazione va però messo in  evidenza l’impegno profuso dalla Dott. Velia Fontana, Presidente del Consiglio Comunale e della Commissione Speciale, che si è prodigata in incontri e contatti vari per dipanare la matassa e contribuire a risolvere un affare semplice che si è fatto del tutto per complicare. Il giorno 3 aprile alle 15 la Presidente Fontana ha convocato la Commissione Speciale durante la quale i due professionisti, che lavoreranno a costo zero per il Comune di Anzio,  verranno chiamati come membri tecnici della Commissione ed alla stessa risponderanno. Dal giorno dopo gli stessi cominceranno a lavorare: abbiamo perso inutilmente due mesi e forse, pian piano, ne comprenderemo il perché.

Sergio Franchi                                                                                                                                                                            Uniti Per l’Ambiente