Home Politica Il consigliere Monti estromesso dalle commissioni di Nettuno a sua insaputa

Il consigliere Monti estromesso dalle commissioni di Nettuno a sua insaputa

Neanche una comunicazione 'di cortesia' è stata invita dal Sindaco di Nettuno Angelo Casto al consigliere comunale del Movimento 5 stelle Claudio Monti che ieri, con decreti ufficiali firmati dal primo cittadino

In piedi il consigliere a 5 stelle Claudio Monti

Neanche una comunicazione ‘di cortesia’ è stata invita dal Sindaco di Nettuno Angelo Casto al consigliere comunale del Movimento 5 stelle Claudio Monti che ieri, con decreti ufficiali firmati dal primo cittadino, è stato estromesso da tutte le commissioni consiliari di cui faceva parte in qualità di consigliere di maggioranza. Il consigliere, raccontano i soliti bene informati, è venuto a conoscenza dei fatti dalla stampa, visto che il dialogo interno al gruppo grillino è di recente piuttosto compromesso. Al rinnovato clima di serenità annunciato da più parti, infatti, non è corrisposta una rinnovata fiducia tra i singoli che anzi mantengono, per la gran parte, un atteggiamento di distacco gli uni con gli altri. Senza contare le antipatie iniziali, mai risolte, tra alcuni in particolare.
Di fatto l’estromissione di Monti, che il Sindaco ha motivato nei documenti sottoscritti e pubblicati sull’albo pretorio, con il fatto che il consigliere non ha votato il Bilancio negli ultimi due anni (ma lo scorso anno non era stato preso alcun provvedimento), sembra essere un’espulsione anticipata del consigliere dal gruppo di maggioranza. Il Sindaco, subito dopo l’ultimo consiglio comunale, in cui Monti è uscito dall’assise al momento del voto, infatti, ha inviato una mail al Movimento nazionale in cui chiede l’espulsione del consigliere dal Movimento 5 stelle nazionale. Mail che al momento non ha avuto risposta ma il Primo cittadino sembra che abbia deciso di procedere in autonomia, senza aspettare l’esito della sua richiesta, come giudice unico, con l’estromissione diretta di Monti. Ora non resta che attendere il prossimo consiglio comunale per capire se Monti resterà o meno seduto al banco della maggioranza, ma anche se i consiglieri a 5 stelle resteranno in silenzio di fronte all’espulsione o se ci saranno testimonianze di solidarietà nei confronti dell’espulso che, nel suo percorso di dissidio rispetto ad alcune scelte dell’Amministrazione, non era certamente solo. Ovviamente ad oggi nessuno dei consiglieri di maggioranza commenta l’estromissione e sostituzione del collega. Il diktat del silenzio con la stampa resta l’unica certezza di una crisi politica locale su cui pesa moltissimo anche il silenzio dei referenti regionali e nazionali, rimasti inermi davanti alla caduta di una giunta mai contestata nel merito, davanti ai documenti segreti che hanno portato alle dimissioni e alla crisi politica, alle beghe interne e persino davanti alle estromissioni dei consiglieri eletti dai ruoli consiliari.