Home Politica Del Giaccio Sindaco ad Anzio fuori dagli schemi: “Puntiamo ad un miracolo”

Del Giaccio Sindaco ad Anzio fuori dagli schemi: “Puntiamo ad un miracolo”

Questa mattina Giovanni Del Giaccio, candidato a Sindaco di Anzio con la civica #unaltracittà, si è confrontato con i colleghi della stampa dopo aver incassato l'appoggio, a maggioranza, del Pd neroniano

Giovanni Del Giaccio
Giovanni Del Giaccio

Questa mattina Giovanni Del Giaccio, candidato a Sindaco di Anzio con la civica #unaltracittà, si è confrontato con i colleghi della stampa dopo aver incassato l’appoggio, a maggioranza, del Pd neroniano, che gli concede simbolo e sostegno, ma anche dopo che parte del Pd ha annunciato pubblicamente “che non ci sta” e la coalizione di centrosinistra, a vari livelli, ha preso le distanze. Del Giaccio ha presentato il suo progetto, lasciando la porta aperta a chi vuole dialogare, ma di fatto prendendo atto che si presenterà agli elettori con la sua lista e il suo brand (#unaltracittà) con la lista del Pd e probabilmente con una terza lista a cui si sta lavorando. La conferenza stampa, a cui hanno assistito molti amici e altrettanti oppositori (in sala, tra gli altri, Gianni De Micheli, Cimino, Gabriele Federici, Bruno Tuscano, Aurelio Lo Fazio, Oscar Coni, Roberto Alicandri) è stata l’occasione per togliersi qualche sassolino dalla scarpa, presentare il programma e fare dichiarazione di intenti sul ‘miracolo politico’ a cui si cerca di ambire.

“Il mare sarà protagonista di tutta la mia campagna – esordisce Del Giaccio – con alle spalle il panorama della Riviera Zanardelli. Iniziamo da #un’altra città. Ho scelto di essere candidato dopo mesi di trattative e confronto in cui non sono mancati colpi di scena. Dietro la mia candidatura ci sono persone normali, che non hanno mai avuto a che fare con le segreterie politiche romane (ma c’è chi dice che a Roma a confrontarsi con i vertici del Pd Del Giaccio ci sia andato) non persone che stanno due ore in comune a fare vertici politici. Non replico alle polemiche fatte in questi giorni, dopo l’annuncio della mia candidatura, se sarò costretto lo farò, anzi farò un libro su quello che è successo in questa città. Ho detto quando mi sono candidato che sarei stato disposto a fare un passo indietro e mentre lo dicevo altri ne hanno fatti tre avanti. Questa disponibilità è stata presa, erroneamente, come un segno di debolezza. Non c’è stata preclusione quando ci siamo seduti al tavolo, ma devo constatare che c’è oggi. C’è chi dice che io ho sostenuto De Angelis sul Prg. Non è vero. Sull’urbanistica c’è sempre stat grande trasversalità ad Anzio. Sul prg a raccontare la mia presa di posizione ci sono le pagine di un giornale che ho orgogliosamente contribuito a fondare, che racconta di tante perplessità. Sono mancate scelte nette e radicali, come bloccare ogni costruzione. Cervellati ci ha consegnato la villettopoli che critica nei suoi studi. C’è chi ha la memoria corta ma mentre io criticavo il piano è tombale altri hanno disegnato e costruito, oggi però il nome di Del Giaccio non va bene. Ho letto cose poco carine, ne prendo atto. Sul porto hanno ragione e ho chiesto scusa ma oggi si parte da qui, chi c’è c’è e si va avanti. Nasco, come candidato, fuori dagli schemi e ho interessi zero. Questa scelta mi porterà solo problemi in famiglia. A chi dice che sono vicino a De Angelis rispondo di chiedere proprio a lui chi è il suo candidato più indigesto. Per De Angelis grande rispetto, come per tutti gli altri candidati, ma siamo lontani. Sulla legalità molte cose le ho scritte ma c’è chi ha taciuto, per anni, anche in consiglio e poi è così che la legalità viene meno anche nelle cose quotidiane. Dobbiamo guardare al 2058 e alla città che vorremmo ci fosse. Io non guardò indietro, su questi argomenti non tornerò a discutere. Si va avanti e oggi porto a questa candidatura e a questa città l’impegno e l’attivismo di una vita. Lo dico subito – sottolinea – o faccio il sindaco o torno a lavorare. Ho ricevuto grandi offerte per fare un passo indietro, ma non è questo che cerco. Ho fatto più opposizione dell’opposizione lo disse anche Bruschini. Il Pd oggi ha scelto di sposare #un’altracittà, questo è il brand di Del Giaccio sindaco. Il Pd si unisce al mio progetto e sarà una delle liste. C’è chi dice che mi fregano, che cercano un altro candidato, che magari perdo la faccia ma se così fosse è perché ce la posso ancora mettere. Non ho condizionamenti di sorta. Da oggi parliamo di futuro. Abbiamo fatto, come lista, alcune proposte e di questo vorrei parlare. Per la questione Ambiente aderiamo al progetto  territorio zero che si fa in 10 anni e non in due giorni, visti gli spari agli assessori e il clima teso, visti i commissariamenti e le infiltrazioni mafiose il servizio rifiuti deve tornare pubblico. Il problema qui non è Del Giaccio sindaco ma vent’anni di centro destra. Se vinco a marzo qui ci sarà Libera contro le mafie. Il 21 marzo 2019  ci sarà giornata contro le mafie ci candidiamo come sede per il Lazio, anche se vincono gli altri. Qui ci sono problemi seri e le istituzioni sono state a dir poco disattente. Mi impegnerò per fare il meglio, creando un Comitato elettorale con persone normali e iniziative su quello che ci interessa. Magari c’è chi ha i voti noi abbiamo la credibilità e non diremo che faremo l’impossibile, ma indicazioni su progetti e tempi precisi. La Capo D’Anzio per noi deve liquidare il privato, il Paradiso essere rimesso a nuovo e gestito da una fondazione. Mi dispiace che il centrosinistra abbia fatto di tutto per andare avanti senza di me. Frammentato.

Era partito con l’idea di un centrosinistra unito – chiediamo – oggi a sostenere c’è la sua civica e una parte del Pd, ha detto che vuole fare il Sindaco e non il consigliere, guardando le ultime elezioni nazionali con i numeri siamo lontani…

“Puntiamo al miracolo italiano – risponde – c’è un grande lavoro da fare. Sono conosciuto ho rapporti con tanti cittadini che conoscono il mio percorso, cercherà di farmi aiutare da un comitato autorevole, punto ad un elettorato che esce dall’alveo dei partiti e che mi riconosca come una figura non convenzionale”.

Ha citato come possibili avversari sono i politici di centrodestra e i grillini?

“I grillini ad Anzio non hanno fatto opposizione l’ha fatta solo il Pd con alcune battaglie più che condivisibili, come quella sul bilancio sempre in ritardo e senza la consegna due documenti. Ad Anzio il dirigente è bravissimo ma senza i giusti titoli. I grillini non mi pare abbiano fatto battaglie, hanno avuto un consigliere assente. L’opposizione l’ha fatta il meetup dei Grilli, con una serie di interrogazioni e accessi agli atti, va detto che hanno lavorato. Ma c’è anche un terzo meetup che è di stampo democristiano, fatto per non far certificare gli altri. Se si pensa che il grillino in consiglio comunale ha contribuito a tenere il numero legale per far approvare alla maggioranza il Regolamento ambiente e sanità copiato dal comune di Pescara… poi vogliamo dirlo, a Nettuno stanno governando e non mi sembrano certamente un grande esempio, chat, polemiche, la caduta di giunta in 18 mesi. Certo i Grilli di Anzio hanno lavorato ma io sono contro chi dipende da una società. Noi parleremo ai cittadini per chiedere i voti che non devono essere solo di protesta ma mirare ad un progetto positivo. Se De Angelis, come dice, fa un passo indietro, il miracolo che cerchiamo diventa più semplice. I grillini – conclude – sono temibili alle urne ma non li condivido in nulla. Noi puntiamo ad un’Utopia in Comune e se ci arriviamo terremo bene a mente il concetto”.