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Affari con le prostitute tra Anzio e Nettuno, chiesta la conferma della condanne

Sono stati condannati, complessivamente, a 100 anni di carcere e multe per 1,4 milioni di euro. Queste, le pene inflitte nell’ottobre 2014 dalla Corte d’Assise del Tribunale di Latina a 16 imputati

Il Tribunale di Latina

Sono stati condannati, complessivamente, a 100 anni di carcere e multe per 1,4 milioni di euro. Queste, le pene inflitte nell’ottobre 2014 dalla Corte d’Assise del Tribunale di Latina a 16 imputati, accusati di aver fatto affari facendo prostituire giovani romene, utilizzando come base per il business un hotel in centro ad Aprilia. Negli affari coinvolte anche persone di Anzio e Nettuno.
Nel giudizio d’appello, il procuratore generale Gustavo De Marinis ha ora chiesto la conferma della sentenza di primo grado, fatta eccezione per quattro imputati per cui ha chiesto una riduzione della pena, essendo coperta da prescrizione l’accusa relativa alla costituzione di un’organizzazione criminale, un quinto per cui ha chiesto l’assoluzione e un sesto per cui, essendo nel frattempo deceduto, ha chiesto il non luogo a procedere.

La Corte d’Assise del Tribunale di Latina ha ritenuto che, tra il 2004 e il 2006, fosse stata costituita dall’albergatore Nicola Lunghi, 71 anni, di Aprilia, condannato a 12 anni di reclusione e 220 mila euro di multa, un’associazione per delinquere, impegnata a fare affari tra le province di Latina, Roma e Frosinone e in particolare nell’apriliano e ad Anzio. Dieci anni di reclusione per il neroniano Natalino Di Bona, un 65 enne, il romeno V.L.T. 38 enne residente ad Aprilia, e il tabaccaio apriliano Ferdinando Beghin, un 59enne, tutti inoltre condannati a una multa da 220 mila euro. Nel processo sono poi state inquadrate anche quelle che sarebbero state complicità eccellenti. Quattro anni di reclusione e 4.500 euro di multa dunque per il maresciallo della Guardia di finanza, all’epoca in servizio alla compagnia di Nettuno, Angelino Restante, accusato di essere diventato una sorta di consulente per la gang dell’hotel in cambio di particolari intrattenimenti. Tre anni di reclusione e tremila euro di multa per gli addetti alla reception dell’hotel, Fernando Fioratti e Anna Rita Milita, accusati di aver collaborato allo sfruttamento della prostituzione, omettendo di registrare i clienti che occupavano le stanze d’albergo solo per intrattenersi con le escort. Cinque anni e mezzo di reclusione e 100mila euro di multa per Ion Usurelu, 65enne residente a Lavinio, 4 anni e 4.500 euro di multa per Ionel Gendaoanu, 44enne residente ad Anzio, 5 anni e 100 mila euro di multa per Florin Vitoga, 43enne residente ad Aprilia, 5 anni e mezzo e 100mila euro di multa per Nelu Carabulea, 38enne residente a Zagarolo, 7 anni e settemila euro per Nicolae Cosmin Cebuc, 32enne residente a Roma, 5 anni e mezzo e 100 mila euro anni per Roland Ainur Harja, 37enne residente ad Aprilia, 5 anni e mezzo e 100mila euro per Constantin Stefanita Mocanu, 31enne residente ad Aprilia, 4 anni e 4.500 euro per Cristina Olivia Zaharia, 36enne residente a Roma, e 4 anni e 4.500 euro per Romeo Novac, 33enne residente ad Aprilia. Ora la requisitoria, in appello, del procuratore generale, che ha chiesto l’assoluzione soltanto per Anna Rita Milita, e il rinvio dell’udienza a fine aprile, per le ultime arringhe e la sentenza. Un processo scaturito dalle indagini compiute dopo le denunce presentate da due ragazze bulgare, entrate in Italia con un visto turistico.