Un vertice in Comune a Nettuno oggi, tra il Sindaco Angelo Casto e i consiglieri comunali (molti ma non tutti), si è concluso con un esito davvero straordinario che, di fatto “commissaria” il primo cittadino. Presente al vertice anche il consigliere Claudio Monti, su cui pende una richiesta di espulsione inviata proprio dal Sindaco Casto al Movimento 5 stelle. Non solo. Proprio il consigliere Monti, che è uscito dalla sala al momento di votare il Bilancio durante l’ultimo consiglio comunale, diventando il bersaglio delle critiche di molti dei colleghi di banco, è stato tra i più attivi nella riunione di oggi ed ha avanzato al Primo cittadino una proposta che è stata subito accolta. Monti ha chiesto e ottenuto di porre a votazione interna del gruppo di maggioranza ogni decisione che verrà presa da oggi in avanti (compresa l’espulsione dello stesso Monti, che sarà certamente ritirata). Una proposta che di fatto esautora la figura del Sindaco, che da Primo cittadino eletto diventa un mero ratificatore delle decisioni prese, di fatto, dai consiglieri che, in questo modo, hanno diritto di veto su ogni argomento. Dalle nomine dei prossimi assessori, che saranno di fiducia dei consiglieri e non del Sindaco, alle iniziative da portare avanti. D’altra parte il Primo cittadino, sempre secondo la maggioranza dei consiglieri a 5 stelle, sulle nomine ha già toppato una volta, meglio essere certi che non faccia altre scelte discutibili motu proprio. Con il metodo del voto di maggioranza ‘prima’ che il Sindaco faccia da solo, almeno si possono evitare altri imbarazzanti episodi, come quello della attuale crisi. I consiglieri hanno sfiduciato gli assessori (che si sono dimessi lasciando, almeno loro, il Sindaco libero da legacci) ma hanno anche bocciato l’operato del Sindaco stesso, che passo passo ha approvato il percorso della sua giunta (candidature ad Anzio, in Regione e alle Parlamentarie comprese). Solo che la sfiducia al Sindaco è un gesto grave ed estremo… meglio il Commissariamento.