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Poseidon, debiti e piano di rientro. Il Presidente incontra i dipendenti di Nettuno

Si è svolto nei giorni scorsi l'incontro tra il nuovo Presidente della società partecipata del Comune di Nettuno Poseidon, Gaetano Cosenza, i dipendenti e i sindacalisti che nelle scorse settimane sono finiti al centro dell'attenzione

Un mezzo della Poseidon
Gaetano Cosenza, nuovo Presidente della Poseidon

Si è svolto nei giorni scorsi l’incontro tra il nuovo Presidente della società partecipata del Comune di Nettuno Poseidon, Gaetano Cosenza, i dipendenti e i sindacalisti che nelle scorse settimane sono finiti al centro dell’attenzione a causa delle dimissioni dell’ex Presidente Cesarini e della comunicazione del Sindaco che faceva riferimento a possibili irregolarità amministrative. All’incontro ha preso parte anche il Revisore dei conti, Giuseppe Aquino, anche se di norma, la figura del Revisore non prevede questo tipo di partecipazione.

Il Presidente Cosenza ha illustrato ai dipendenti la situazione della partecipata e indicato l’indirizzo che intende attuare, a partire da un maggiore coinvolgimento del socio unico, cioè il Comune. “Il nuovo amministratore – ci spiega Gianmatteo Piersanti della Uil – ha parlato di un situazione debitoria consistente, per cui è stato predisposto un piano di rientro. Situazione – sottolinea Piersanti – che non andrà in alcun modo ad intaccare il personale dipendente e il rinnovamento contrattuale in corso. Il Presidente ha quindi fornito linee guida e chiesto il massimo impegno al personale”.

Permane invece un alone di mistero sulla diatriba sui conti tra l’Amministrazione e l’ex Presidente della Poseidon, le famose ‘carte’ a disposizione dei consiglieri di opposizioni sono state acquisite e pare siano controverse, nell’attribuire la responsabilità sulla situazione debitoria legata, sembra, all’acquisto di alcuni beni (tra cui il nuovo tabellone dello stadio di baseball) ma anche servizi. A quanto pare, infatti, il personale Poseidon risponde (o rispondeva) a chiamata diretta degli amministratori in caso di emergenza, creando una situazioni di costo non sempre adeguatamente valutata.