“Grazie Presidente – ha esordito Mancini rivolto alla Lombardi – mi occupo già di Ambiente per il lavoro che svolgo da tempo al Comune di Nettuno – ha aggiunto Mancini presentandosi – dove ricopro anche il ruolo di Vicesindaco, da cui mi dimetterò non appena sarò nominato in Regione. Lavoro per il Ministero dell’Interno nel Dipartimento pubblica sicurezza, ed ho una laurea magistrale in giurisprudenza e, come ha detto la Lombardi, il lavoro da avviare una volta in Regione è avviare un lavoro sulla gestione dei rifiuti davvero efficace, la nostra vision è zero discariche zero inceneritori perché riteniamo che il rifiuti sia una risorsa e non un problema”. Se la Lombardi dovesse vincere quindi, Nettuno è destinata a perdere l’assessore all’Ambiente che fino ad oggi ha svolto un ruolo centralissimo nella guida del Comune e il cui impegno per una migliore gestione dell’Amministrazione è indiscusso. Gli altri assessori indicati dalla Lombardi sono Devid Porrello, Adriana Calì, Riccardo Calabrese, Nicola Ferrigni, Daniele Brocchi. Su altri due nominativi permane il mistero. Sarebbe la prima volta per un delegato di Nettuno ottenere un incarico da assessore in Regione.