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Buche, lettera chiarificatrice del consigliere comunale di Anzio Giometti

Il consigliere comunale di Anzio Roberta Giometti scrive alla nostra Redazione quella che definisce una 'lettera chiarificatrice' che risportiamo integralmente, sulle note vicende della protesta delle mamme del Virgilio e le buche a Lavinio

Il nuovo consigliere Roberta Giometti

Il consigliere comunale di Anzio Roberta Giometti scrive alla nostra Redazione quella che definisce una ‘lettera chiarificatrice’ che risportiamo integralmente, sulle note vicende della protesta delle mamme del Virgilio e le buche a Lavinio

“Il clandestino Spettabile Redazione buongiorno – si legge nella missiva – sempre nel ringraziare la Vs. disponibilità al confronto e nel contempo aperti al dialogo, vorrei ancora una volta sostenere la mia tesi dettata dal ruolo Istituzionale ad oggi ricoperto. Leggo con stupore che il mio intervento a riguardo i ciclamini piantati in strada ad opera delle autoproclamate “mamme del Virgilio” atto a inscenare una protesta contro il Comune di Anzio a dir loro, inadempiente per i noti fatti. Senza voler ancora una volta ritornare sulla questione e entrare nel merito alla quale già ampiamente di dominio Pubblico anche se, con abbondanti lacune e imprecisioni lontani dalla verità per il fatto accaduto, voglio soffermarmi solo sul fatto riguardante il ruolo di Consigliere Comunale a cui codesta Redazione ha voluto puntualizzare.

Premesso che la scrivente non ha mai prevaricato il suo ruolo né tantomeno ha mai impersonato quello riservato alle “Autorità di Pubblica Sicurezza” (ad Anzio l’Autorità di P.S. è il Commissariato di Polizia di Stato). Detto ciò ed è bene saperlo e farlo conoscere a Cittadini che, il ruolo di Consigliere non ha inizio e fine nel proprio Consiglio Comunale e non essendo un incarico “temporaneo” è e come dettato dalla Legge il quale articolo 357 del Codice Penale dispone che “agli effetti della Legge Penale, sono Pubblici Ufficiali coloro che esercitano una Pubblica funzione legislativa, giudiziaria e amministrativa tra cui propriamente quella di “Consigliere Comunale” da non confondere, con l’Articolo 358 del Codice Penale il quale articolo prevede altro genere da voi confuso, che è l’incaricato di Pubblico Servizio. Sempre rimanendo in tema, l’Articolo 331 comma 1-2-3 e 4 del Codice di Procedura Penale prevede la obbligatorietà della segnalazione/denuncia da parte dei Pubblici Ufficiali venuti a conoscenza di un reato penale o fatto amministrativo che se omessa, si incorre in conseguenze penali di cui all’art. 363 c.p.p. con l’aggravante dell’obbligatorietà essendo un Pubblico Ufficiale. L’obbligo di riferire all’Autorità Giudiziaria spetta alla Polizia Giudiziaria che venuta a conoscenza di una reato penale o fatto Amministrativo non si può sottrarre in forza all’articolo 347 Codice di Procedura Penale.

Ritornando alla Vs. gentile risposta, (n.d.r) riscontro che i consiglieri comunali sono portavoce dei cittadini, non solo di quelli che li hanno votati, raramente abbiamo avuto modo di raccontare di un consigliere comunale che invita la Polizia locale a fare accertamenti su una protesta che sarà anche goliardica ma è soprattutto e certamente fondata. 

Rispondo: che il fatto vero è che non solo non c’è mai stato nessun consigliere comunale che abbia segnalato agli Organi di Polizia un fatto corrispondente a probabile reato, ma come esternato dai Cittadini proprio sul social NetWork Facebook di Anzio Bandiera Nera, non si sono mai interessati dei problemi che oggi affliggono la Cittadinanza. Volendo fare mia la frase affermata in Consiglio Comunale dal collega Candido De Angelis, (ndr Il Granghio) …Quindi De Angelis in merito all’inchiesta Evergreen ha lanciato una provocazione: “Placidi – ha detto – è vittima di questo sistema, serve il controllo su ogni atto amministrativo da parte del sindaco. E’ questa la responsabilità di un sindaco. La macchina amministrativa è invece saltata. Se Placidi ha sbagliato è giusto che paghi, ma è vittima della mancanza di controlli“.

Ecco la chiave di volta per quello che sta accadendo ad Anzio ai danni della Cittadinanza, “la mancanza di controlli”….. 

Egregi, la scrivente Consigliera rappresenta la Cittadinanza tutta ed è leale a tutti gli elettori che nel 2013 gli hanno dato e/o negato il consenso. Non ho necessità di stare in Consiglio Comunale per combattere il malessere che attanaglia le tante località della Città di Anzio (vedesi la zona del Carcol quello che era e quello che è adesso e quello che potrà essere domani) anche in assenza di una mia prossima elezione e grazie al mio lavoro Part-Time che mi consente di espletare una 2° professione quale amministratore di condominio, avrò tempo da dedicare alla Cittadinanza e a chi ne avrà bisogno come già ampiamente dimostrato in tutti questi anni. 

Anzio lì, 26 febbraio 2018 

Un cordiale e affettuoso saluto La Concittadina Roberta Giometti

Rispondiamo quindi al consigliere Giometti che ci chiama in causa e ci permettiamo di ribadire alcuni concetti e fare piccole precisazioni. Non abbiamo mai scritto, e neanche lo pensiamo, che non ci sia stato mai un consigliere comunale “che abbia segnalato agli Organi di Polizia un fatto corrispondente a probabile reato” e tanto meno pensiamo che “non si sono mai interessati dei problemi che oggi affliggono la Cittadinanza”. Anzi. Abbiamo un rispetto profondo per il ruolo di consigliere che, proprio perché elettivo, rappresenta sempre i cittadini. Il ruolo di consigliere, tuttavia, pur ben descritto da articoli di legge (che la consigliera ci riporta anche oggi e che continuiamo a ritenere, ci perdoni, un fatto fuori luogo che nulla ha a che fare con la politica) attiene molto anche ad altre sfere, a partire dal buon senso. Ci fa specie e riteniamo sconcertante che il consigliere ritenga di dover segnalare alle forze pubbliche la protesta dei cittadini finita suoi giornali. I fatti pubblicati sulla stampa sono in evidenza pubblici e noti, non c’è davvero alcun bisogno di ulteriore segnalazione e tanto meno di controlli (che come già detto, sono competenza di altri che, tra l’altro, quello che è accaduto lo sanno già, non dei consiglieri eletti). Vogliamo sfuggire alla pessima abitudine che hanno molti di offrire consigli su come un ruolo “si dovrebbe svolgere”, ma siamo certi che “diffidare i cittadini dalla protesta” e annunciare “sollecitazioni a verifiche della Polizia locale” non sia la strada giusta da portare avanti per chi, a nostro modo di vedere, dovrebbe essere schierato al fianco dei cittadini e mai contro quando questi manifestano per un legittimo malessere. (eb)