E’ articolata e piccata la risposta dell’ex sindaco di Nettuno Alessio Chiavetta, la cui amministrazione nelle ultime settimane è stata chiamata in causa sulla questione del cimitero e sulla gestione in cui il vicesindaco Daniele Mancini ha voluto sottolineare i mancati introiti in quegli anni di Amministrazione Pd.
“In questi giorni – fa sapere Alessio Chiavetta – ho appreso tramite diversi canali, istituzionali e non, gravi dichiarazioni, al limite del consentito, in riferimento alla situazione del cimitero. Per correttezza nei confronti dei cittadini è opportuno fare chiarezza. Quando la coalizione di centrosinistra che rappresentavo ha iniziato a governare nel 2008 la situazione del cimitero era allo sbando. Da decenni la continua emergenza creatasi aveva portato le amministrazioni ad adottare un regime costante di proroga dell’appalto per la realizzazione dei nuovi lotti del cimitero. Faccio presente che la ditta cui venivano riconosciute le proroghe aveva iniziato a lavorare negli anni ‘80 e ancora nel 2008, di proroga in proroga, continuava a realizzare i nuovi lotti funzionali. La nostra amministrazione è stata l’unica ad avere interrotto questa modalità (diventata ormai quasi una consuetudine) ed ha deciso di indire una nuova gara. Come avviene spesso per le gare pubbliche, furono presentati ricorsi, che causarono inevitabili ritardi. Grazie alla scelta di interrompere quella emergenza quasi ventennale, fu possibile iniziare a programmare il nuovo sviluppo del cimitero, in maniera tale da poter tener conto delle esigenze della città, cresciuta esponenzialmente rispetto all’epoca del progetto iniziale. Contemporaneamente si iniziò a lavorare su due interventi necessari: una ricognizione totale sul cimitero, al fine di individuare la corretta mappatura di tutte le sepolture e perciò la titolarità delle concessioni con relative eventuali decadenze, nonché interventi di manutenzione e migliorie per la fruibilità della struttura esistente. E’ stata la nostra amministrazione ad avviare il primo censimento dei loculi con l’ausilio della Poseidon, censimento necessario a ricostruire tutto l’archivio delle concessioni, a mappare le singole sepolture, in maniera tale da avere in forma digitale uno strumento operativo che ci avrebbe dato la possibilità soprattutto di recuperare posti nella parte esistente. Il lavoro fu interrotto a più della metà non per volontà politica, ma perché la parte tecnica decise di non completare il censimento con la Poseidon, che se ne era occupata fino a quel momento. Oggi, a seguito di richiesta da parte dell’Amministrazione datata 14.08.2017 la parte tecnica ha individuato una ditta esterna per il censimento, che ha trasmesso il 22.08.2017 un’offerta tecnica per circa 47.000,00 euro (vale a dire pressoché il costo che si sarebbe sostenuto facendo concludere il lavoro iniziato alla Poseidon sei anni prima). Le cifre evidenziate e fotografate in questi giorni dicono qualcosa di diverso rispetto a ciò che si vorrebbe far credere, nell’ottica non della corretta comunicazione istituzionale, bensì per fini elettorali in vista delle elezioni del 4 marzo, come emerge chiaramente dalle chiusure dei vari comunicati diffusi. I dati pubblicati fotografano in realtà i frutti dovuti all’adeguamento regolamentare e alle nuove procedure da noi avviate nel periodo 2011-2013, anche grazie al lavoro della Poseidon. Sono state messe in evidenza solo le voci riguardanti i loculi, mentre nulla è stato ovviamente detto circa gli incassi derivanti dai rinnovi, passati da 56.000,000 euro a 109.000,00 nel 2014, e derivanti dalle luci votive, passati da 28.000,00 euro a 123.000,00 nel 2014. Anche sugli incassi legati ai loculi di proprietà comunale è doveroso chiarire che le procedure necessarie sono state avviate non dall’attuale amministrazione, bensì dal commissario D.ssa Moscarella nel 2015 e che la ricognizione dei loculi è iniziata a giugno 2016, prima dei risultati definitivi delle elezioni comunali. Dai dati pubblicati in questi giorni emerge chiaramente non un’incapacità di gestione dell’ amministrazione precedente, come si vorrebbe insinuare, ma esattamente l’opposto, dato che l’ incasso derivante dai servizi cimiteriali ha raggiunto i risultati migliori proprio nell’ultimo anno della nostra amministrazione. Si poteva fare di più? Certo, si può sempre fare di più. Anche oggi, chi governa ormai da quasi 2 anni la città potrebbe eseguire una serie di interventi di piccola e media manutenzione, anziché postare foto sullo stato di attuale incuria e degrado del cimitero, che non fanno altro che testimoniare l’attuale incapacità di chi oggi dovrebbe intervenire, quella sì effettiva. Si dice anche che non si è potuto far nulla per colpa di mancati introiti; anche qui la realtà dei fatti è diversa. La nostra amministrazione ha attuato una serie di interventi per migliorare il più possibile la condizione del cimitero, basti pensare alle nuove attrezzature per chi vuole dare decoro alle proprie tombe (come ad esempio rastrelli, scope, annaffiatoi e simili) a disposizione dei cittadini a titolo gratuito; all’asfaltatura dei vialetti nella parte antica del cimitero; alle nuove e più sicure scale per raggiungere i piani alti dei fornetti; alla nuova macchina per il sollevamento dei feretri per consentire la tumulazione in tutta sicurezza; alla nuova illuminazione a led, con evidente risparmio energetico. Per ultimo vorrei ricordare la realizzazione del passaggio lungo il fiume con la rampa per i disabili e le persone anziane per accedere al vecchio cimitero. Roma non si è fatta in un giorno e neanche il cimitero di Nettuno, basta soltanto iniziare ad agire, possibilmente evitando una triste propaganda elettorale speculando sui nostri cari defunti. Come ha già comunicato il consigliere Giacomo Menghini, è utile fare una commissione d’inchiesta sul cimitero, ma è ancora più necessario fare una commissione di inchiesta sulla Poseidon, in maniera tale da capire non solo quali irregolarità il Sindaco attuale abbia scoperto, ma anche per spiegare ai cittadini come sia possibile che la stessa Poseidon, considerata nel 2013 dal Commissario Cottarelli una società in house modello, ad oggi abbia presunte perdite, che secondo alcuni sarebbero di notevole entità”.