Home Politica Legalità ad Anzio, Liberi e uguali: “Le Istituzioni devono intervenire”

Legalità ad Anzio, Liberi e uguali: “Le Istituzioni devono intervenire”

“Alla luce del quadro di insieme dei documenti e degli elementi di informazione acquisiti dalla Commissione nel corso dei lavori, nonchè dalle risultanze del processo 'Mala suerte' e dall’inchiesta 'Evergreen',

Da sinistra Cervellini con la Angeli e Mineo al convegno di Liberi e Uguali

“Alla luce del quadro di insieme dei documenti e degli elementi di informazione acquisiti dalla Commissione nel corso dei lavori, nonchè dalle risultanze del processo ‘Mala suerte’ e dall’inchiesta ‘Evergreen’, appare auspicabile svolgere quanto prima una nuova valutazione, complessiva ed approfondita, della situazione della legalità nel comune di Anzio, al fine di verificare compiutamente la sussistenza degli elementi di legge per nominare una commissione di accesso, in seno al comune…”. Questo è quanto si legge nella relazione conclusiva della Commissione parlamentare Antimafia presieduta da Rosy Bindi.

Gli esponenti di Liberi e Uguali del Comune di Anzio, alla luce di queste conclusione fanno presente che “non è la prima volta che le istituzioni fanno dichiarazioni preoccupanti sulle infiltrazioni mafiose nel nostro territorio. Il Ministro Minniti  già lo scorso anno, rispondendo all’interrogazione del senatore Cervellini dichiarava: ‘La situazione è inquietante. L’attenzione e la vigilanza resteranno altissime’ e la Presidente Rosy Bindi  sosteneva che ‘Ad Anzio, comune del litorale a sud di Roma, l’uso della violenza anche nella lotta politica sta portando al blocco delle elezioni’. Di fatto, però, ad oggi non si intravedono interventi istituzionali sul nostro territorio. Ci stiamo avvicinando alle elezioni amministrative e ci chiediamo quale possa essere il clima elettorale se prima non viene fatta chiarezza sulle questioni evidenziate. Saranno le elezioni inquinate dal voto mafioso? Che situazione troverà la nuova giunta? Come forza politica abbiamo da tempo sollevato il problema, non solo con le interrogazioni  parlamentari e gli incontri dei nostri referenti istituzionali con la Prefetta di Roma, ma anche con azioni congiunte con altre forze politiche perchè crediamo che la lotta alla mafia debba essere trasversale ed unire tutte le iniziative che vanno in tal senso. Ora aspettiamo che siano le istituzioni a tutelare l’esercizio della democrazia, perchè vorremmo affrontare le elezioni in un clima di trasparenza senza dubbi continui sui nostri interlocutori. Crediamo inaccettabile sentirsi dire dalle istituzioni che il problema c’è e non vederne l’intervento”.