Questa mattina due delle associazioni in precedenza escluse dal Canile Alba dog di Pomezia, che ospita anche i cani di Anzio e Nettuno, per cui entrambi i comuni pagano somme considerevoli, hanno cercato di entrare nella struttura per accudire i cani e favorire l’accesso del pubblico per le adozioni, ma è stato impedito loro l’accesso. Solo un volontario, dell’unica associazione ‘accreditata’, la Marilu, era presente e – spiegano i delegati delle altre due associazioni (Voce del cane e Attivisti per la salute degli animali) – certamente non era in grado da solo di sopperire alle esigenze di tuti gli animali presenti. “Ci sono alcuni cani problematici – spiega una volontaria – tutti prelevati da Anzio e Nettuno – che solo noi facevamo uscire e stare all’aria aperta. Siamo certi che questi animali da almeno 60 giorni non vengono fatti uscire dalla gabbia”. Il titolare del canile ha poi impedito a queste nuove associazioni, che hanno anche il compito di promuovere le adozioni, di fare foto ai cani ospiti della struttura. I volontari hanno intenzione di continuare a dare battaglia per tutelare il benessere dei cani. Di fatto, la presenza di una sola Associazione, diminuisce la qualità della vita degli animali e non garantisce i servizi minimi. “Quello che ci sorprende – spiegano ancora dalle due Associazioni – è che i Sindaci di Ardea, Anzio e Nettuno (Pomezia ha portato via tutti i suoi cani) non prendano posizione su questa vicenda inviando una pec al canile e a noi per chiedere garanzie sulla tutela dei cani”.