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Leodori e Di Biase del Pd ad Anzio, confronto serrato con gli elettori

Non è stata una mera passerella politica il confronto organizzato ieri sera all'Hotel Garda ad Anzio, da Nicola Burrini e Aurelio Lo Fazio del Pd, che hanno invitato il Presidente del consiglio regionale del Lazio Daniele Leodori

Non è stata una mera passerella politica il confronto organizzato ieri sera all’Hotel Garda ad Anzio, da Nicola Burrini e Aurelio Lo Fazio del Pd, che hanno invitato il Presidente del consiglio regionale del Lazio Daniele Leodori e la candidata al consiglio Michela De Biase. In una sala decisamente affollata (presenti tanti esponenti del Pd di Nettuno, ma con alcune assenze vistose) e davanti alla presenza i consiglieri neroniani Bernardone e Lo Fazio, (assente invece la dirigenza del Pd di Anzio). Ad aprire il dibattito proprio Burrini. “Contro il dilagare dell’anti politica – ha detto – puntiamo su persone competenti e capaci. Ce lo dimostra quello che è avvenuto nella Regione Lazio, che Zingaretti ha ereditato dalla Polverini e da Fiorito devastata e che oggi è in pieno risanamento”. Anche Lo Fazio ha voluto sottolineare come la Regione sia un’altra rispetto ad appena 5 anni fa e che la competenza non è un fattore oggi condiviso da tutte le forze in campo. A dire la sua prima Daniele Leodori, che dall’interno ha parlato delle molte cose fatte, a partire dal risanamento del settore sanità che, non ha nascosto, oggi dopo anni di sacrifici, può essere riorganizzato senza le limitazioni imposte dal Commissariamento, ma solo le regole stringenti applicate ieri, permetteranno nei prossimi cinque anni anche assunzioni e interventi. Ha parlato del risanamento del Cotral, degli interventi sui trasporti e in generale sulla struttura Regione ereditata al massacro. “Quando siamo entrati – ha detto la Regione pagava nel settore sanitario a 300 giorni, quasi un anno, e in tutti gli altri settori a mille giorni, poco meno di tre anni di attesa per i fornitori. Oggi abbiamo abbattuto questa situazione e si paga a 60 giorni la sanità e 100 giorni il resto. E’ stato un lavoro lungo e faticoso ma sappiamo di lasciare una regione diversa. C’erano 13 miliardi di debiti, sono scesi a 3. Non siamo qui a promettere la luna, siamo qui a dire quello che davvero si può fare”. Infine anche una battuta sulle comunali di Anzio. “Non si sceglierà alcun candidato prima del voto alle regionali e nazionali – ha detto – nessuna fuga in avanti. Ci sarà tempo poi per fare la scelta giusta”. La De Biase invece, attualmente consigliera al Comune di Roma, ha parlato della sua militanza politica nel Pd, della lunga gavetta nei consigli. Di cosa vuol dire conoscere la macchina amministrativa. “Oggi i competitor sono i grillini – ha detto – a Roma tocco con mano ogni giorno la loro totale incompetenza e ignoranza della cosa pubblica. Alle volte fanno paura”. Poi è stata la volta del pubblico, che pur schierato con il Pd non ha esitato a chiedere chiarezza su alcuni puti critici. Da Maria Cupelli, che ha chiesto impegni sulle Biogas, per evitare che Anzio diventi l’immondezzaio del Lazio ma anche ad operatori della Sanità, che chiedono più attenzione all’Ospedale e al servizio del 118, pericolosamente carente ad Anzio, con 10 persone andate in pensione e mai sostituite, file d’attesa troppo lunghe e una carenza di personale che nega di fatto il diritto alla salute. Questioni su cui Leodori si è detto pronto ad organizzare anche un incontro ad hoc. E’ stato infine Aurelio Lo Fazio, a fronte delle tantissime domande poste ai due candidati (della Roma Latina, che si farà, su Acqualatina, si sta lavorando agli Ambiti…) a ribadire con fierezza. “Solo noi del pd organizziamo i convegni e facciamo parlare tutti, altri si guardano bene da offrire questa possibilità”.