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I candidati di CP Anzio e Nettuno: Il Pd fa campagna elettorale sulla Sanità

"Nel 2015 insieme ad altri - esordisce Linda Zaratti, locale esponente di #CPI Anzio e Nettuno e #candidata al Consiglio Regionale del #Lazio - mettemmo in piedi un presidio permanente davanti al pronto soccorso dell'ospedale

Linda Zaratti e Manuela D'Alterio
L’ospedale di Anzio e Nettuno

“Nel 2015 insieme ad altri – esordisce Linda Zaratti, locale esponente di #CPI Anzio e Nettuno e #candidata al Consiglio Regionale del #Lazio – mettemmo in piedi un presidio permanente davanti al pronto soccorso dell’ospedale ‘Riuniti’ di Anzio e Nettuno durato 43 giorni. L’intento della protesta era di scongiurare una serie di manovre (accorpamento di reparti e soppressione di altri, mancanza di personale – sanitario e non – aggiuntivo per l’alta stagione) che a nostro giudizio erano mirate a rendere la struttura inefficiente a vantaggio del ‘Policlinico dei Castelli’, allora in fase di pre-apertura. La protesta termino dopo la raccolta di quasi 8.0000 firme e l’arrivo di risorse umane e lo scorporo dei reparti”.

“Nei primi mesi del 2016 abbiamo ripetuto la stessa forma di contestazione per motivi analoghi con lo scopo di ottenere un incontro ufficiale con l’allora Direttore Generale della ASL RM-6, Fabrizio D’Alba. Dopo tre giorni siamo stati ricevuti dal Direttore generale presso la sede di Albano ed in quella circostanza lo stesso ci rassicurò che per quanto riguardava ciò che sarebbe accaduto sotto la sua gestione, l’ospedale sarebbe rimasto un punto essenziale nella sanità laziale, in grado di garantire i servizi necessari ad un bacino di utenza che nella stagione estiva conta fino a 300.000 utenti. A maggio del 2016 la Commissione Salute e Politiche Sociali del Consiglio Regionale del Lazio ha nominato quale nuovo Direttore Narciso Mostarda, già Direttore Sanitario nella precedente gestione. La nomina di Mostarda, già Assessore alla Cultura di Frosinone sotto la bandiera del Partito Democratico, non fa che confermare – continua Zaratti – quelli che già nel 2015 erano sospetti per molti ma certezze per noi, cioè che l’amministrazione Zingaretti doveva coccolare il suo bacino di voti certo, quello dei castelli romani, laddove Anzio e Nettuno sono tradizionalmente città di centrodestra, checché ne dicano i risultati elettorali di Nettuno degli ultimi tre appuntamenti alle urne, certamente viziati dall’episodio di scioglimento per infiltrazioni mafioso del 2006 che non portò peraltro ad alcuna condanna. Il rinnovo delle cariche regionali è ad un passo e la giunta in carica sta utilizzando tutte le armi a disposizione, purtroppo, a nostro giudizio, anche quelle non convenzionali”. “È delle scorse settimane – aggiunge Manuela D’alterio, candidata a Sindaco di Anzio per CPI – la decisione dei vertici dell’ASL RM-6 di procedere al trasferimento a Latina di gran parte delle attività svolte del laboratorio di analisi. Stessa sorte è toccata negli ultimi giorni al reparto di secolo già, distaccato a Marino. Troviamo che servirsi delle strutture sanitarie e giocare sulla salute degli utenti per portare acqua al proprio ‘mulino elettorale’ – conclude D’alterio – sia la mossa più squallida che possa essere usata. I cittadini di Anzio e Nettuno si ricorderanno per molto tempo di questa infima strategia”.