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Anche Pompozzi in corsa ad Anzio per la certificazione della lista a 5 stelle

Anche Stefano Pompozzi, assessore all'Urbanistica del Comune di Nettuno con la giunta Casto, ha presentato al Movimento 5 stelle nazionale, la sua candidatura e una lista per le elezioni comunali ad Anzio.

Stefano Pompozzi

Anche Stefano Pompozzi, assessore all’Urbanistica del Comune di Nettuno con la giunta Casto, ha presentato al Movimento 5 stelle nazionale, la sua candidatura e una lista per le elezioni comunali ad Anzio. L’indiscrezione girava da giorni, alternativamente con Pompozzi e Fiorillo nel ruolo di aspirante primo cittadino. Fiorillo, interpellato nel merito ha negato in maniera decisa. L’assessore Pompozzi ha preferito non rispondere ma la conferma all’indiscrezione è comunque arrivata da altre vie. D’altra parte non è davvero possibile realizzare una lista con 24 candidature e contare su una discrezione totale che, di norma, non è un sentimento che appartiene alla politica. La lista, completa di certificati penali in regola di tutti i candidati consiglieri (non a tutti i meetup la compilazione di queste certificazioni è riuscita su tutti i 24 candidati originariamente indicati) è stata inviata l’ultimo giorno utile. Nella giornata di ieri è emersa con prepotenza l’indiscrezione che Luca Ranucci, figlio del consigliere comunale Giuseppe Ranucci, facesse parte della lista di Pompozzi. Un’indiscrezione che si è rivelata infondata ma che, secondo i soliti bene informati, è girata di voce in voce fino ad arrivare in Comune a Nettuno dove si è rivelata fonte di malumori. Il giovane Ranucci, iscritto al Meetup nazionale da anni, infatti, era un nome considerato problematico perché decisamente vicino agli ambienti dello storico centrodestra di Anzio. Luca Ranucci non è in lista ma la lista decisamente c’è. Ora resta da capire come si regolerà il Movimento nazionale rispetto alle tre richieste pervenute da Anzio. Tre le trade disponibili. La conferma di Tontini, la scelta tra Rita Pollastrini e Stefano Pompozzi, oppure la terza via che è quella di non concedere certificazioni ad Anzio lasciando campo libero ai partiti tradizionali e alle civiche.
Daniele Reguiz