Home Cronaca Visite private, interdetto per un anno il neurochirurgo di Nettuno Carmine Franco

Visite private, interdetto per un anno il neurochirurgo di Nettuno Carmine Franco

Un anno di interdizione dal lavoro per il neurochirurgo Carmine Franco di Nettuno, dimessosi di recente dalla Asl di Latina dove operava presso l'Ospedale Goretti, in cui era apprezzatissimo per il suo lavoro.

L'ingresso dell'ospedale Santa Maria Goretti di Latina

Un anno di interdizione dal lavoro per il neurochirurgo Carmine Franco di Nettuno, dimessosi di recente dalla Asl di Latina dove operava presso l’Ospedale Goretti, in cui era apprezzatissimo per il suo lavoro. Lo ha deciso il giudice delle indagini preliminari Giuseppe Cario, su richiesta del sostituto procuratore Valerio De Luca. 

I Carabinieri del Nas hanno notificato il provvedimento cautelare personale della “sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio” al fine di impedire eventuali ingerenze nelle indagini o inquinamento delle fonti di prova. Le investigazioni, iniziate nel febbraio 2017, anche con l’aiuto di intercettazione audio/video, hanno fatto emergere diverse condotte di natura penale (compatibili con le ipotesi di reato di truffa, abuso d’ufficio e rivelazione di segreti d’ufficio) che hanno riguardato l’attività medica che il professionista svolgeva, in maniera ritenuta illecita, presso il Reparto di Neurochirurgia e presso altre strutture sanitarie private.

Nello specifico, secondo gli investigatori, in violazione del contratto di esclusività che lo vincolava alla Asl di Latina, il neurochirurgo effettuava visite specialistiche ed interventi presso studi medici privati ad Aprilia, San Felice Circeo e Nettuno. Contestato anche “l’utilizzo irregolare e utilitaristico della struttura pubblica da parte del sanitario”. La sua preferenza all’esercizio dell’attività operatoria libero professionale intramoenia sarebbe andata a discapito dei pazienti inseriti nella pubblica lista di attesa ovvero di quelli ricoverati in reparto, la cui dimissione in tempi brevi poteva anche servire per far posto ai pazienti privati del sanitario. E ancora il medico avrebbe fornito anticipatamente ai propri collaboratori partecipanti a un avviso pubblico le domande a cui i tre, nelle successive prove da sostenere, avrebbero dovuto rispondere. Nei giorni scorsi la Asl di Latina ha rassicurato sul prosieguo delle attività del reparto, un fiore all’occhiello in termini di prestazioni per il “Goretti” e per l’intera azienda.