“La Città di Anzio, con il porto, come riportato da tutti i libri di storia e dalle carte nautiche dell’epoca, è la testa di ponte dello Sbarco Alleato. Il 70% degli edifici sono stati rasi al suolo e non dobbiamo mai dimenticare che eravamo la prima località balneare turistica d’Italia, con quindici alberghi ubicati al centro storico”. Lo scrive il presidente del Museo dello Sbarco di Anzio Patrizio Colantuono in replica a chi, di recente, sempre più spesso parla di Sbarco di Nettuno. “Per la ricostruzione della Città e del centro abitato, andato quasi completamente distrutto – conclude – ci sono voluti circa vent’anni di duro lavoro dei nostri Padri. Allo stesso tempo dobbiamo sempre ringraziare ed onorare i tanti ragazzi morti, nella Battaglia di Anzio, per la nostra libertà. Non li dimenticheremo mai”.
Patrizio Colantuono: “Lo Sbarco è di Anzio, la città è stata rasa al suolo”
"La Città di Anzio, con il porto, come riportato da tutti i libri di storia e dalle carte nautiche dell’epoca, è la testa di ponte dello Sbarco Alleato. Il 70% degli edifici sono stati rasi al suolo
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