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Convegno sulle infiltrazioni mafiose ad Anzio, negata la parola al Sindaco

All’affollato convegno sulle infiltrazioni mafiose sul litorale romano, organizzato da Liberi e uguali, era presente in sala anche il Sindaco di Anzio Luciano Bruschini, con lui Candido De Angelis, in sala tra gli altri l’assessore Sebastiano Attoni, il consigliere Pino Ranucci, Maria Teresa e Aurelio Lo Fazio, il consigliere Ivano Bernardone e Rita Pollastrini dei Grilli di Anzio. Dopo circa un’ora dall’inizio del convegno il Primo cittadino, ampiamente citato nei vari interventi dei relatori e in particolare dalla giornalista Federica Angeli, che ha ricordato la querela del Sindaco “a me e al mio giornale – ha detto – pagata con i soldi dei cittadini di Anzio”, ma anche da Edoardo Levantini che ha fatto presente la lunga carriera politica di Luciano Bruschini “già sindaco quando io andavo alle superiori”, ha raggiunto il tavolo dei relatori ed ha chiesto al moderatore Luca Brignone, se poteva prendere la parola. Il moderatore, che ha controllato tutte le persone in lista per far si che potessero nei cinque minuti concessi dall’organizzazione, gli ha risposto che se ci fosse stato tempo lo avrebbe fatto parlare alla fine.

Il Sindaco è tornato al suo posto e dopo un’altra ora circa, in prossimità della chiusura del convegno, Luca Brignone ha annunciato alla sala che avevano deciso di evitare l’intervento del Sindaco. “Vogliamo evitare che si crei bagarre – ha detto il moderatore – non è questa la sede per rispondere ha certamente i suoi mezzi e canali istituzionali”. Luciano Bruschini si è alzato in piedi ed ha detto “Non voglio creare polemiche, ma vorrei due minuti per replicare alle tante cose dette”. Quindi è stato il Senatore Cervellini che ha meglio chiarito la sua posizione. “Quando abbiamo chiesto al Comune la disponibilità di Villa Sarsina per il primo convegno – ha detto – lo spazio ci è stato negato”. “Non da me” – ha replicato il Sindaco. “Ci è stato detto in modo sprezzante il convegno fatevelo a casa vostra – ha sottolineato ancora Cervellini – oggi siamo a casa nostra e il Sindaco non può parlare”. Nelle prime file anche diversi cittadini hanno preso posizione contro la possibilità di dare la parola al Sindaco che, infine, è andato via.